A seguito delle numerose segnalazioni pervenute, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha chiesto alla Polizia Postale di effettuare con urgenza le opportune indagini, sotto i diversi profili di possibile violazione di norme penali o amministrative, affinché vengano individuati i responsabili dell’invio di messaggi sms ingannevoli a telefoni cellulari di utenti privati.
I messaggi incriminati, secondo una nota diffusa dall’Agcom, riguardano l’invito a chiamare un numero, di norma con tariffazione a sovrapprezzo, per ricevere suonerie gratis o per ascoltare messaggi registrati sulla propria segreteria.
La senatrice di Forza Italia Maria Burani Procaccino, in una nota, aggiunge ”Duecento milioni di euro annui vengono bruciati in sms truffa, cioè in suonerie o messaggi a pagamento carpiti con la buona fede ai cittadini: È una vergogna di cui i gestori sono complici e rispetto alla quale devono intervenire l’Agcom ed i Corecom”.