Secondo quanto si apprende in un recente rapporto emerso sul web, la Cina ha rivelato di essere in possesso di molti più brevetti 6G rispetto agli Stati Uniti, rivendicando il vantaggio iniziale che detiene sulla tecnologia delle reti di nuova generazione.
6G: la Cina ha il 35% dei brevetti per la suddetta tecnologia
Mentre il passaggio dall’LTE al 5G è ancora in una fase iniziale di sviluppo in alcune parti del mondo, è iniziata la corsa per il 6G. La tecnologia wireless di sesta generazione, una volta operativa, ridurrà la velocità del suo predecessore 5G. Si prevede che il 6G sarà fino a 100 volte più veloce del 5G e offrirà diverse nuove applicazioni. Rivoluzionerà lo spettro delle comunicazioni wireless e aprirà un mondo di nuove opportunità.
L’ufficio brevetti cinese, la China National Intellectual Property Administration (CNIPA), ha annunciato che il Paese è in testa nella corsa per la tecnologia 6G. Diverse società cinesi rappresentano circa il 35% dei brevetti globali relativi al 6G. Non di meno, il CNIPA afferma che con 13.449 brevetti già su 38.000 stimati per il 6G, i cinesi sono i leader mondiali nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia di nuova generazione. Gli Stati Uniti detengono un lontano secondo posto con circa il 18% dei brevetti.
Il mese scorso, il leader globale nella tecnologia 5G, Huawei, ha lasciato intendere che la tecnologia 6G potrebbe nascere entro la fine del decennio. L’azienda continua a perseguire la ricerca su questa linea nonostante i suoi numerosi travagli. Diverse compagnie, tra cui Apple e Samsung, sono note per aumentare la loro ricerca lungo lo sviluppo del 6G mentre la gara inizia a riscaldarsi.
Gli Stati Uniti ei loro alleati in Europa hanno già avviato progetti di ricerca sulla tecnologia 6G e potrebbero lavorare insieme per avere un fronte comune. La Cina continuerà a esplorare le partnership tra le società locali e quelle del Giappone e della Corea del Sud per avere nuovi aiuti e fondi. Le realtà cinesi continueranno quindi a ridurre la loro dipendenza dai fornitori statunitensi di fronte alle situazioni ostili tra Washington e Pechino.
Secondo i loro segmenti, una ripartizione dei brevetti mostra che la Cina detiene gli assi nelle aree dell’intelligenza artificiale e della tecnologia terahertz, con alcune università cinesi che guidano la ricerca all’interno di questi segmenti. Continueremo a tenere sotto stretto controllo lo sviluppo, anche se siamo ancora lontani anni da un’effettiva implementazione del 6G.