Sembra proprio che la messa in mora dell’Italia
da parte della Commissione Europea per quanto riguarda il ritardo dell’attivazione
della ‘carrier-preselection’, abbia sortito l’effetto desiderato, spingendo
l’Authority per le garanzie nelle comunicazioni ad accelerare i lavori.
La carrier-preselection, che consente di effettuare
le chiamate con una compagnia telefonica alternativa senza digitare il prefisso
di accesso, è vista da tutti come un importante passo avanti nella strada
della liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni.
‘La carrier preselection sarà introdotta
entro maggio per le chiamate internazionali, interurbane e verso i cellulari.
Per le urbane entro giugno o luglio’, ha confermato ieri il commissario Vincenzo
Monaci. Rimane ancora per l’Authority il problema di stabilire il numero di
accessi giornalieri al servizio di carrier preselection, cioè il numero
di utenti che ogni giorno avranno l’opportunità di abbandonare l’ex monopolista
Telecom Italia.
‘Stiamo valutando i dati tecnici. Telecom Italia
propone 6 mila uscite al giorno, in Francia se ne fanno 25 mila al giorno, mentre
in Belgio solo 3 mila. Dipende dalle diverse condizioni tecniche, dal numero
di abbonati. Comunque – prosegue Monaci – decideremo tenendo conto dei parametri
indicati in sede europea’.