Kirin A1: ecco perché è un SoC così speciale

Kirin A1 è il nuovo processore di Huawei pensato per dispositivi mobili, ecco perché è fra i più interessanti SoC per wearable del momento.
Kirin A1: ecco perché è un SoC così speciale

Il nuovo Kirin A1 è stato introdotto da Huawei su due wearable di ultima generazione del colosso cinese, ovvero Huawei GT 2 e Free Buds 3. Il chip è fra i più potenti in circolazione, a beneficio della qualità dei dispositivi che lo montano: ecco quali sono le sue caratteristiche principali.

Krin A1: il primo con Bluetooth 5.1

Il piccolissimo processore misura 4,3X4,4 millimetri e la sua caratteristica principale è il supporto al Bluetooth 5.1 e Bluetooth Low Energy (BLE) 5.1. Questo gli permette di offrire uno streaming audio senza fili di alta qualità con velocità fino a 2,3Mb/s e anche una trasmissione dati rapida, che arriva fino a 6,5 Mb/s.

A bordo del SoC c’è, oltre al chip Bluetooth, anche un’unità di elaborazione dati, una dedicata all’audio e persino una per la gestione delle risorse energetiche. Grazie a questa combinazione, il chip è più potente del 30% del processore Apple H1 (presente sulle nuove AirPods 2) ed anche il 50% meno energivoro.

Infine, per rendere ancora più interessante il suo Kirin A1, Huawei ha introdotto un sistema di trasmissione a doppio canale che sfrutta l’intelligenza artificiale per ridurre al minimo i malfunzionamenti dovuti a disconnessioni accidentali dell’accessorio dallo smartphone.

Insomma, adesso Kirin A1 non ha più segreti ed è chiaro perché il colosso cinese punti così tanto sul suo piccolo SoC per alimentare i suoi wearable attuali e futuri.

Fonte: Gizmochina

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