Il chip Huawei Kirin 710A, basato sulla tecnologia dei semiconduttori a 14 nanometri, è in fase di produzione di massa. Si tratta del primo processore cinese puro, che gode di diritti indipendenti di proprietà intellettuale.
Kirin 710A prodotto da SMIC
Prodotto dalla Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC) con sede a Shangai, il nuovo SoC Kirin 710A godrebbe di una frequenza principale di 2,0 GHz. Secondo le ultime indiscrezioni, quasi tutti i dipendenti della SMIC di Shanghai hanno ricevuto domenica lo smartphone Honor Play 4T, con la dicitura “Powered by SMIC FinFET” impressa sul retro.
La scelta della compagnia cinese di passare da TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) a SMIC rappresenta una novità. Principale produttore cinese di chip, TSMC da sempre serve i processori HiSilicon di Huawei e anche lo stesso SoC originale Kirin 710 utilizza il nodo 12nm di TSMC.
Probabilmente la scelta di Huawei è stata dettata dall’esigenza di spostare le produzioni più vicine alla sua sede: mentre TSMC è taiwanese, SMIC è cinese. A quanto pare, inoltre, la decisione sembra essere stata presa dopo che il governo degli Stati Uniti ha recentemente tentato di ostacolare le attività di Huawei, limitando le forniture di chip di TSMC. Non va dimenticato che Huawei è attualmente il secondo più potente cliente di TSMC, subito dopo Apple.
Sebbene TSMC sia una società taiwanese, utilizza una tecnologia americana nel suo processo di produzione. A questo punto, come detto poche righe più sopra, le ipotesi che il governo americano stia cercando di mettere al bando TSMC, limitando l’uso delle tecnologie americane sui chip Huawei non sono poi così infondate, dato che oggi – attraverso la notizia del cambio di rotta di Huawei verso un produttore cinese – abbiamo qualche ragione in più per sospettarlo.