Su, Su, Giù, Giù, Sinistra, Destra, Sinistra, Destra, B, A. Poi il pulsante Start. Più che una combo di tasti, un rito sacro per il mondo videoludico. Le origini del Konami Code risalgono a un’epoca d’oro per il mondo gaming, quella metà degli anni ’80 senza la quale oggi non staremmo parlando di PlayStation 5 e Xbox Series X. Il suo inventore, Kazuhisa Hashimoto, è scomparso all’età di soli 61 anni.
Addio a Kazuhisa Hashimoto, inventò il Konami Code
Fu creato nel 1985 durante lo sviluppo di Gradius per NES, uscito l’anno seguente. Essendo il titolo troppo difficile da affrontare ripetutamente durante la fase di test venne introdotto un cheat, un trucco per ottenere una serie di potenziamenti attivabile con una specifica sequenza. Lo stesso approccio fu adottato durante la realizzazione dei successori e poi in molti altri titoli, anche di software house differenti. Oggi Konami rende così omaggio alla scomparsa di Hashimoto.
Siamo rattristati nell’apprendere la scomparsa di Kazuhisa Hashimoto, il produttore dall’incredibile talento che ha reso noto al mondo il Konami Code. In questo momento i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e gli amici. Riposa in pace.
We are saddened to hear about the passing of Kazuhisa Hashimoto, a deeply talented producer who first introduced the world to the "Konami Code".
Our thoughts are with Hashimoto-san's family and friends at this time. Rest In Peace. pic.twitter.com/vQijEQ8lU2
— Konami (@Konami) February 26, 2020
Comparse celebri e più recenti del Konami Code sono quelle nel titolo BioShock Infinite di Irrational Games (2013) e nel film d’animazione Ralph Spaccatutto della Disney (2012).
Anche gli assistenti virtuali non sono da meno: nello screenshot qui sopra la risposta dell’Assistente Google. Chi lo desidera può provare anche con Alexa e Siri.