E tu cosa hai fatto durante queste settimane di isolamento? Ricordi come hai passato le ore in casa dopo la chiusura di inizio marzo? I dati Comscore fotografano le abitudini degli italiani durante le prime settimane di chiusura e le mettono a confronto con quanto registrato un anno prima: il risultato descrive non soltanto un anno di lento riequilibrio tra i social, ma anche e soprattutto i forti exploit vissuti da alcuni canali durante questo periodo.
Italiani in casa e online: cosa fanno?
In generale sono 36,7 milioni le persone che hanno usato siti e app di social networking in Italia (ossia ben il 94% del totale), mentre sono 33,8 milioni (87% del totale) quelle che hanno usato servizi di instant messaging. La media (dato ovviamente da pesare per quel che è, ossia come punto mediano tra chi ha sfruttato appena questi strumenti e chi chi ha passato intere giornate) è di 40 minuti al giorno sui social network e 28 minuti al giorno su app di messaggistica.
I due grandi compagni di queste settimane sono stati YouTube, Facebook e WhatsApp. Appena fuori dal podio Instagram e Messenger, seguiti da LinkedIn, Twitter, Pinterest, Telegram e TikTok. Occhio ai dati, però: TikTok è l’app in maggior crescita annuale (trend noto da tempo e arrivato a sfiorare +300% annuo), mentre Messenger sembra arrancare nonostante il periodo particolarmente favorevole per le videochiamate di gruppo.
Nella fase di lockdown, Social Media e servizi di messaggistica hanno svolto un ruolo fondamentale nel mantenere connesse le persone; i giovani nella fascia d’età 18-24 hanno trascorso su App e Siti di queste categorie oltre due ore e 45 minuti in media al giorno, a fronte di quasi un’ora e 20 minuti in media al giorno della fascia d’età 35+. Insieme ai player conosciuti e consolidati il dinamismo del mercato è evidenziato dalla crescita di operatori come TikTok e Pinterest
Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers
In termini di tempo consumato sui vari social media, però, è Facebook a confermarsi dominatore assoluto, vivendo un ulteriore exploit di crescita accompagnato a breve distanza da WhatsApp: per Mark Zuckerberg è questa una ulteriore affermazione, anche in un momento complesso come quello attuale.
Intanto il tempo passato su Twitter, già basso e sempre meno influente, addirittura diminuisce. Vogliamo parlarne?