Uno studio condotto da NordVPN rivela che gran parte degli italiani guarda con preoccupazione all’intelligenza artificiale. Da una parte c’è il timore che questa tecnologia si stia evolvendo troppo velocemente. Dall’altra c’è ancora una certa diffidenza sulla condivisione dei propri dati sensibili con i chatbot. Eppure, da quanto se ne parla, sembrerebbe proprio il contrario.
Dati alla mano il 46% degli italiani non utilizza ancora strumenti di AI. Fondamentalmente, non è così sbagliata tutta questa prudenza. Nondimeno, il timore sull’uso che queste piattaforme fanno dei propri dati personali non dovrebbe paralizzare l’utente dal loro uso, essendo strumenti interessanti e, se gestiti correttamente, particolarmente utili per scuola, lavoro e intrattenimento.
Ad alimentare queste preoccupazioni è stato anche l’arrivo dell’AI Cinese DeepSeek messa subito sotto la lente di ingrandimento dal Garante per la Privacy in Italia, preoccupato per “milioni di dati degli italiani a rischio”, potenziale. Ovviamente è necessario non fare di tutta l’erba un fascio, ma nemmeno vivere con imprudenza questa tecnologia.
Marijus Briedis, CTO di NordVPN, ha chiarito: “La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è ormai una realtà e la sua rapida diffusione sta trasformando il nostro modo di vivere e lavorare. Tuttavia, sebbene i chatbot AI siano strumenti preziosi, è fondamentale prestare attenzione alla privacy e alla sicurezza durante il loro utilizzo, per non diventare un facile bersaglio per i cybercriminali”.
Pericoli e consigli nell’uso dell’intelligenza artificiale
Quello che probabilmente spaventa dell’intelligenza artificiale è la sua giovane età e quindi una realtà per molti ancora poco conosciuta. Ecco perché molti italiani sono ancora cauti e prudenti, pensando che evitarne l’uso li preservi da pericoli e truffe legate all’AI. Tuttavia anche piattaforme come Roblox presentano rischi.
Esistono quindi alcune buone abitudini che permettono di sfruttare questa tecnologia rimanendo al sicuro.
NordVPN consiglia di evitare di condividere dettagli sensibili come nome e cognome, indirizzo, dettagli bancari e altri dati personali. Inoltre, è fondamentale leggere attentamente l’informativa sulla privacy del fornitore di servizi non trascurando la sicurezza online. È anche importante assicurarsi che i dispositivi con cui si accede all’intelligenza artificiale siano sempre aggiornati.
Infine, se si rilevano attività sospette o comportamenti non autorizzati durante e dopo l’utilizzo di un chatbot AI è necessario segnalarli prontamente al fornitore del servizio e alle autorità competenti.