Il nostro Paese si trova ad affrontare una delle crisi sanitarie più importanti degli ultimi anni. Il Coronavirus ha modificato radicalmente la nostra vita, riducendo le interazioni quotidiane e incrementando lo sviluppo di quelle Social. Conversazioni quotidiane in famiglia, con amici e colleghi si sono spostate sui sistemi di videochat come Whatsapp, Facebook Messenger, Skype e non solo.
Lo studio di Reuters sulla situazione italiana
Stando ad un report redatto da Reuters, sono aumentate le chiamate e i messaggi di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo un anno fa. Un portavoce dell’azienda Microsoft ha anche dichiarato che il brand Teams, ha ricevuto un incremento del 100% in Italia. Questo perché, oltre a videochat per socializzare, si è sviluppato moltissimo in questi giorni, lo Smart Working e le lezioni telematiche delle varie università. Molti docenti infatti, continuano le proprie lezioni attraverso il portale del colosso di Redmond, con successo dalle proprie abitazioni.
Per quanto possa risultare surreale una situazione del genere, si sta sviluppando negli italiani un grande senso civico e un’ondata di allegria, anche grazie all’esplosione di meme divertenti sul Web e ai Flash Mob sui balconi.
Con tantissime Instagram Stories postate ogni giorno, con video realizzati per combattere la noia e attraverso le videochiamate gestite dalle diverse piattaforme, le persone stanno combattendo quell’ansia da solitudine e clausura forzata imposta necessariamente per fermare il contagio da CoVid-19.
Sul suolo nazionale sono oltre 1260 i decessi (ad oggi) dovuti al virus, e con un elevatissimo numero di contagiati in terapia intensiva o nei vari ospedali italiani, la tecnologia fa sentire più vicini che mai, proprio ora che ce n’è più bisogno.
“Per i ricoverati e le famiglie dei cari in ospedale, fare una piccola chiacchierata è incredibilmente importante per rimanere positivi e pieni di speranza”, ha dichiarato il parente di un paziente con coronavirus a Milano.
Purtroppo, proprio per evitare il proliferare del virus, non sono consentite le visite in ospedale per tutte quelle persone gravemente ammalate da coronavirus. Tuttavia, il personale di tanti ospedali italiani sta organizzando diverse sessioni di videochiamate per far sentire i malati meno soli.
“Data la sofferenza delle famiglie, abbiamo contattato un’azienda di telecomunicazioni per attivare un sistema di videochiamate e fornire ai nostri pazienti tablet che possono usare per parlare con i loro parenti”.
Questo è quanto si evince dalle parole di Marco Resta, vicedirettore dell’unità di terapia intensiva di Policlinico San Donato a Milano.
Purtroppo, le disposizioni ministeriali emanante dal premier Giuseppe Conte sono più che restrittive, e vietano spostamenti e viaggi non essenziali fino al 3 aprile. Conseguentemente, anche tutte le attività commerciali, servizi e quant’altro, son state chiuse proprio per arginare il fenomeno. Il numero dei contagiati ad oggi, 16 marzo 2020, supera i 20.000 casi in Italia, e nel mondo si contano oltre 150.000 persone positive al virus.
Tecnologia per sentirsi meno soli
La solitudine e l’isolamento sociale è una delle conseguenze più terribili di questa epidemia attualmente in corso. Gli esseri umani sono socievoli, e in un momento in cui la socializzazione stessa è stata vietata, l’unico modo per non sentirsi depressi e in preda al panico, deriva dall’uso massiccio della tecnologia.
Con tutte le persone anziane presenti in Italia, ma paradossalmente le più esposte a rischi e pericoli, molti nipoti non stanno godendo del tempo con i propri nonni o con i genitori. Si sta creando un increscioso problema, ossia il distaccamento relazione fra persone over 60 e ‘i più giovani’.
Con le ultime restrizioni, al fine di evitare di far ammalare gli anziani, il Governo ha imposto di limitare le visite non necessarie. L’unico modo per non impazzire viene dato proprio dalle videochiamate. Anche l’amore è sotto torchio, costringendo migliaia di coppie a vedersi tramite una webcam per sentir meno la mancanza della persona amata.
Le parole di Cecilia Zadra, una psicologa di 28 anni che lavora in un centro di assistenza per persone anziane (le più colpite dal virus in tutto il Paese), nella scorsa settimana ha condotto una campagna di sensibilizzazione aiutando le persone dell’istituto, alcuni dei quali ultra-novantenni, ad effettuare videochiamate attraverso l’iPad con i propri cari. Il risultato è stato del tutto inaspettato e molto comico, e ha portato una ventata di speranza e d’aria fresca ad ambo le parti. La giovane ha spiegato poi alla stampa:
“Il mio cuore si è sciolto vedendo come la tecnologia che noi giovani diamo per scontato possa diventare uno strumento così importante nei momenti critici.”
Il CoVid-19 ha modificato anche gli aperitivi, o le cene in compagnia: tantissimi italiani si stanno divertendo a realizzare live in streaming su Instagram, Twitch, YouTube mentre suonano i propri strumenti o compiono azioni divertenti, mentre cucinano improbabili piatti – degni dei migliori programmi culinari mondiali – e su Messenger, Whatsapp, Skype, le apericene e i pasti in compagnia dei propri cari, stanno aiutando le persone a dar una piccola parvenza di normalità, in un periodo in cui anche un abbraccio risulta essere un comportamento vietato.
Agli scenari tragicomici però, si sommano anche le nuove Lauree 2.0: considerando che molti giovani si sarebbero dovuti laureare in queste settimane, le Università hanno disposto nuove regolamentazioni: le discussioni delle proprie tesi si svolgono online, attraverso i sistemi di videochiamata.
La fatidica frase “Complimenti per la sua tesi, la dichiaro Dottore!” arriva mediante una comunicazione su Whatsapp o attraverso il monitor di un PC. Al seguito, le parodie su YouTube non tardano a farsi attendere, così come le vignette divertenti che mostrano giovani davanti al computer con giacca, camicia e cravatta, e pantaloni di pigiama o mutande sotto la Webcam.
Le feste – grandi assenti di questo periodo – invece, si stanno svolgendo sui balconi delle proprie abitazioni; con lo stereo a tutto volume, le dirette su Instagram, le videochiamate di gruppo, l’Italia sta scoprendo un nuovo modo di comunicare e di interagire con ‘l’altro’, rimanendo tutti “distanti, ma uniti”, citando le parole del premier Giuseppe Conte.