Sono ancora in corso i test del sistema IT-alert, ma con l’esplosione del deposito Eni di Calenzano, vicino a Firenze, c’è stata l’occasione di verificarne il funzionamento. Tuttavia, il ritardo di quasi un’ora abbondante dall’esplosione alla notifica inviata a chi si trovava nella zona ha sollevato seri dubbi sulla rapidità di risposta del sistema.
Infatti, stando ai fatti riportati dalle forze dell’ordine e su diverse testate giornalistiche, l’esplosione sarebbe avvenuta intorno alle 10:20, generando una colonna di fumo visibile a distanza. Tuttavia, la notifica di allarme di IT-alert è stata inviata agli smartphone nell’area interessata alle 11:25, a circa un’ora dall’incidente.
Precisiamo che il deposito Eni di Calenzano rientra tra gli impianti citati nella direttiva Seveso dell’Unione Europea che, con IT-alert, mira a prevenire i rischi legati agli impianti industriali. Il sistema di sicurezza è attualmente configurato per rispondere a quattro specifici scenari di rischio tra cui gli “incidenti rilevanti in stabilimenti industriali“.
IT-alert: cosa è successo durante l’esplosione dello stabilimento Eni
Al momento di un’emergenza, come quella dello stabilimento Eni di Calenzano, la procedura di attivazione di IT-alert comincia dalla prefettura che, come da protocollo, richiede alla Protezione Civile l’invio di notifiche agli smartphone in un raggio di 3 chilometri dall’incidente. Questo però non è l’unico strumento di comunicazione in caso di emergenza, ma si affianca alle comunicazioni delle autorità locali.
Dalla situazione, secondo quanto dichiarato da Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, emerge la necessità di ottimizzare i tempi di risposta e l’efficacia delle comunicazioni. “L’utilizzo di IT-alert in questa situazione ci ha fornito preziose informazioni per migliorare ulteriormente il sistema. Stiamo analizzando attentamente i dati raccolti per ottimizzare i tempi di risposta e l’efficacia delle comunicazioni“, ha spiegato Curcio.
Anche il Sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, ha precisato la necessità di lavorare sulla tempestività, non dimenticando però l’utilità di questo sistema: “L’attivazione di IT-alert ha dimostrato l’importanza di avere un sistema di allerta rapido e capillare. Tuttavia, è fondamentale continuare a lavorare sulla tempestività e sulla chiarezza delle informazioni fornite ai cittadini“.