Gli altri produttori di smartphone dovrebbero prendere spunto da iQOO 9 e offrire lo storage base da 256 GB anche sui loro device. Qualche ora fa iQOO, brand spin-off di Vivo, presentava i nuovi smartphone Android di fascia alta iQOO 9 e iQOO 9 Pro. Tra le numerose caratteristiche dei device, oltre a una scheda tecnica che non ha nulla da invidiare ai device più blasonati di questi ultimi mesi, scopriamo che anche il modello base viene commercializzato con lo storage di partenza da ben 256 GB.
Perché gli altri brand non copiano lo storage base da 256 GB di iQOO 9?
Si tratta di una quantità di spazio interno non così popolare tra gli smartphone Android, con pochissime eccezioni come Huawei P50 Pocket e Samsung Galaxy Z Fold3; tutti gli altri produttori di smartphone partono con un’offerta base di 128 GB che risulta spesso insufficiente se consideriamo ormai la possibilità di registrare video a risoluzione 4K anche su device dal costo di poche centinaia di euro.
Sono diversi i motivi che spingono le aziende a partire da 128 GB di spazio: innanzitutto scelgono questo taglio di memoria per mantenere bassi i costi di produzione e perché non c’è “pressione” dai competitor a muoversi diversamente – altro conto sarebbe se Samsung ed Apple iniziassero a montare un taglio di memoria base da 256 GB. Inoltre, partire con un taglio di memoria da 128 GB può essere una buona scusa per spingere i propri utenti ad acquistare spazio aggiuntivo sul cloud con un abbonamento ad hoc, come avviene ad esempio su Android con Google One (e le altre proposte) e iCloud su iOS.
Difficile prevedere se e quando la situazione cambierà, ma non possiamo non sottolineare la giusta mossa di iQOO con i suoi nuovi smartphone di fascia alta.