iPhone SE (2022): ripararlo non sarà facile

Stando a quanto si evince da un primo teardown pubblicato da PBKReviews, sembra che iPhone SE (2022) sia molto difficile da riparare.
iPhone SE (2022): ripararlo non sarà facile

Ci siamo: dopo moltissime speculazioni e tantissimi rumor, l’azienda ha finalmente lanciato il nuovissimo iPhone SE (2022), un mediogamma premium con un processore Apple Bionic A15 e modem 5G al seguito. Parliamo di un prodotto conveniente, che viene proposto a 529,00€ nella versione da 64 GB (volendo su Amazon trovate la variante con 128 GB allo stesso prezzo, cioè 528,99€) ma che ha specifiche tecniche ereditate dalle ultime soluzioni premium della mela in un form factor “iconico” (e datato).

Adesso, grazie ad un primo teardown, scopriamo sia che la batteria è più grande di quella del precedessore (2018 mAh vs 1821 mAh), ma anche che la riparabilità non è delle migliori. Nonostante il design identico, il telefono vanta un hardware completamente rinnovato e sembra che sia molto difficile da riparare, semplicemente. A detta di PBKReviews, “molto difficile per le persone inesperte”.

iPhone SE (2022): difficile da riparare, a quanto pare

Osservando il teardown effettuato da PBKreviews, notiamo che il mediogamma ha uno score di riparabilità medio di 5,5 su 10. Ma come si smonta?

In primo luogo occorre riscaldare la cornice dello schermo per allentare gli adesivi, rimuovere il pannello e i connettori. Bisogna stare attenti a questa operazione, perché c’è la possibilità di rovinare irrimediabilmente il pannello che potrebbe presentare problemi al touch.

Come detto, la batteria è pià grande di quella del modello precedente.  Certo, parliamo di un valore decisamente più contenuto rispetto alle iterazioni Android ma che, complice iOS, complice il SoC Apple Bionic A15, i risultati soddisfano tutte le aspettative.

Ad ogni modo, nonostante il risultato poco positivo dato da PBKReviews, sembra che il device stia vendendo benissimo e che la domanda sia alle stelle. Certo, vi invitiamo a stare attenti a non romperlo; meglio utilizzare una cover, anche se i primi drop test assicurano una durata dello schermo del tutto simile a quella del Ceramic Shield di iPhone 13.

Fonte: GSMArena

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