Pochi giorni dopo l’arrivo dell'Apple iPhone nel Regno Unito, Matthew Key, Chief Executive di O2, comunicava che durante il primo giorno di commercializzazione erano state vendute dalle 20.000 alle 40.000 unità. La compagnia telefonica che insieme a Carphone Warehouse distribuisce il telefonino di Cupertino nel mercato inglese prevedeva la vendita di 200.000 iPhone entro la fine del 2007, ma le cose, secondo quanto riportato dal Financial Times, non sarebbero andate proprio così.
In otto settimane sono stati venduti 190.000 iPhone, 10.000 unità in meno rispetto a quelle previste, ma c'è da sottolineare che le 200.000 unità inizialmente indicate, da più analisti erano considerate una stima conservativa.
Gartner, la nota società di consulenze e ricerca tecnologica, a novembre aveva indicato che nelle prime otto settimane si sarebbero potuti vendere dai 350.000 ai 400.000 iPhone.
Secondo alcune fonti, il prodotto di Cupertino avrebbe fatto registrare buoni risultati in termini di vendita nel periodo antecedente il Natale, ma poi avrebbe rallentato.
Più analisti concordano che le performance commerciali al di sotto delle aspettative sarebbero correlate al prezzo con cui il proddotto della mela morsicata viene proposto oggi nel Regno Unito.
L'iPhone da 8 GB di memoria viene infatti proposto a 269 sterline, circa 387 euro equivalenti a 535 dollari, ben più dei 399 dollari fissati per il mercato statunitense, inoltre va tenuto presente che le 269 sterline non sono il costo finale con cui è possibile portarsi a casa il prodotto Apple. Al momento dell'acquisto bisogna anche sottoscrivere un contratto della durata di 18 mesi (negli Stati Uniti sono previsti 24 mesi) e i tre piani tariffari mensili prevedono diverse offerte e costano rispettivamente 35 sterline (circa 50 euro), 45 sterline (circa 65 euro) e 55 sterline (circa 80 euro).
“L'iPhone viene percepito come un apparecchio eccessivamente costoso”, a questo risultato era giunta un’indagine condotta da GfK NOP nel mese di novembre che cercava di evidenziare quale fosse la percezione dell’iPhone nel Regno Unito.