Il quarto trimestre 2015 di Apple non sarà roboante come quello del 2014, quando ha stabilito uno storico record di profitti. Secondo un’analista di KGI Securities citato dalla stampa taiwanese, probabilmente quel Ming-chi Kuo spesso affiancato alle stime di Apple, l’azienda di Cupertino registrerà numeri pari se non addirittura inferiori rispetto a dicembre 2014 nonostante il lancio prossimo di iPhone 6s e 6s Plus.
Tale previsioni pessimistica è motivata da due ragioni: il potere d’acquisto in Cina, il principale mercato dove Apple è cresciuta negli ultimi trimestri, sta diminuendo così come il tasso di crescita in questa regione; la principale novità di iPhone 6s e 6s Plus, ossia il Force Touch, non avrà presa sul pubblico come lo è stato l’aumento di dimensione del 2014.
Forse materiali più resistenti per la scocca dei nuovi iPhone 6s e 6s Plus
Stando all’analista, è quindi possibile che Apple possa vedere il numero di iPhone venduti calare rispetto all’anno precedente. Si tratta di un contesto realistico, in linea con la stabilizzazione del mercato: anche le vendite di un colosso come Apple sono destinate ad appiattirsi o a subire un calo dopo tanti anni di successi.
Ciò non significa che Apple diminuirà i suoi profitti. D’altronde, sul mercato quest’anno c’è anche Apple Watch, il primo smartwatch della società, e a partire dalla fine di settembre, inizierà l’obbligo di un abbonamento a pagamento per ascoltare la musica in streaming con Musica. I tre mesi gratuiti, che hanno spinto oltre 11 milioni di utenti a iscriversi e provare il servizio, scadranno e non è previsto un programma gratuito supportato dalle pubblicità.