iPhone 16 senza notch e fori: il Face ID sarà sotto lo schermo

iPhone 16 potrebbe non presentare alcun foro, pillola o notch; a dirlo è il CEO di DSCC Ross Young in un nuovo tweet pubblicato online.

Si parla sempre più spesso di iPhone 14 e 14 Pro: sui nuovi melafonini sappiamo quasi tutto (e siamo solo a marzo), tuttavia, le indiscrezioni nel mondo Apple non si fermano. C’è chi pensa già al modello del 2023 e chi, come Ross Young, CEO di Display Supply Chain Consultants (DSCC), parla addirittura di iPhone 16.

L’ultima indiscrezione letta sul web infatti, fa riferimento ad un ipotetico device di punta privo di notch, tacca, foro e pillola. Nel 2024 infatti, potremmo assistere al primo smartphone della mela full-screen al 100%, ma andiamo con ordine. Ecco cosa abbiamo scoperto.

iPhone 16: sarà il primo smartphone di Apple full-screen?

Analizziamo cosa dice Ross Young. Riportiamo di seguito il suo tweet di risposta alla notizia che Apple non svilupperà un fingerprint in-display nei prossimi due anni.

Collegandosi all’affermazione fatta dall’analista Ming Chi Kuo, l’uomo suggerisce che il melafonino del 2024 potrebbe sì godere di un Face ID posto sotto lo schermo, ma non di un fingerprint Touch ID… e questo ci lascia perplessi, onestamente. Anche perché la concorrenza utilizza lettori per lo sblocco biometrico posti sotto l’unità centrale da diversi anni e la tecnologia è già abbastanza matura; forse non abbastanza per Apple, però.

Fra le altre cose, noi ipotizziamo un device privo di cornici (o perloomeno ridotte al minimo), SoC facenti parte della line-up Silicon M (la stessa che troviamo nei laptop e iPad del brand), ma anche di schede video performanti, integrate ai moduli RAM.

Probabilmente, Tim Cook potrebbe optare per realizzare un melafonino avanzatissimo, con features derivate direttamente dal mondo dei laptop e dei computer desktop proprietari.

Posteriormente invece, sogniamo di vedere una back cover che prende spunto dai prodotti del passato, con lenti a filo con la scocca, senza inutili bumper e moduli fotografici di grosse dimensioni.  Forse stiamo viaggiando con la fantasia, ma fra due anni tutto può accadere.

L’immagine in copertina è realizzata da un designer italiano (Angelo Libero Design).

Fonte: Twitter DSCC Ross

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