Il prossimo processore di punta che sarà allocato dentro iPhone 15 Pro sarà l’Apple Bionic A17 che, a quanto pare, sarà costruito con il nodo architettonico a 3 nanometri. Il nuovo rumor suggerisce che il SoC di Qualcomm in arrivo a novembre, lo Snapdragon 8 Gen 3, sarà leggermente inferiore al chip della mela.
In queste ore stanno emergendo tantissime indiscrezioni in merito ai processori di punta del prossimo futuro; Apple Bionic A17, MediaTek Dimensity 9300 e Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 sono in arrivo, ma cosa scopriamo oggi?
iPhone 15 Pro sarà veramente potentissimo?
Bene, da una recente fuga di notizie e dal presunto elenco su Geekbench vediamo che la soluzione della mela sarà costruita con un nodo architettonico a 3 nanometri e promette grandi prestazioni. Vedendo, nello specifico, i dettagli condivisi dall’insider @NaveenTechWala, vediamo che A17 Bionic ha ottenuto 3269 punti nel test single-core e 7666 nel multi-core. Al contrario, lo Snapdragon 8 Gen 3 per Galaxy avente un Cortex-X4, cinque Cortex-A720 e non solo, ha ricevuto un punteggio di 2223 in single-core e 6661 in multi-core. Quindi, così, vediamo che il chip della mela sarà più potente del 47% rispetto al SoC Qualcomm in termini di CPU e del 15% sulla GPU.
Questo upgrade sul versante delle prestazioni dovrebbe essere attribuiti al nodo architettonico a 3 nanometri e al passaggio alla nuova tecnologia. Sul fronte grafico poi, A17 Bionic ha ottenuto un punteggio di 30669 su Geekbench. Al contrario, iPhone 14 Pro (che trovate in sconto a 1119€ su Amazon) ha registrato uno score di 23000.
https://twitter.com/naveentechwala/status/1690356739408084992?
La fonte però suggerisce di prendere queste notizie con “un pizzico di sale”; di fatto non c’è stato un collegamento diretto a Geekbench e questo suggerisce un certo scetticismo. Fra le altre cose, il nuovo iPhone 15 Pro potrebbe costare molto di più anche per via dell’introduzione al nuovo processore A17 Bionic a 3 nm. Secondo i rumors, potrebbe costare 1099$ in America e non 999$ come negli ultimi modelli, ma non sappiamo quanto potrebbe costare da noi in Italia.