Apple ha appena dichiarato di star sviluppando un modem proprietario per la connessione 4G/5G per i suoi futuri modelli di iPhone, tuttavia non è chiaro quando smetterà di utilizzare i componenti di Qualcomm. Potrebbe far in tempo a presentar il chipset in tempo per i nuovi iPhone 13, ma è più probabile aspettarlo sui modelli del 2022.
iPhone: in futuro sempre più “Made in Cupertino”
Uno dei dirigenti della compagnia di Cupertino sembra aver rivelato un dettaglio molto importante in questi giorni: pare proprio che Apple stia sviluppando un modulo Cellular 4G e 5G proprietario. Stando a quanto riportato da Bloomberg infatti, il vicepresidente senior per le tecnologie hardware dell’azienda Johny Srouji ha appena dichiarato ai dipendenti durante una riunione:
Quest’anno abbiamo dato il via allo sviluppo del nostro primo modem cellulare interno che consentirà un’altra transizione strategica chiave. Investimenti strategici a lungo termine come questi sono una parte fondamentale per abilitare i nostri prodotti e assicurarci di avere una ricca pipeline di soluzioni innovative per il nostro futuro.
Il gigante della tecnologia attualmente utilizza modem cellulari Qualcomm per i suoi dispositivi, incluso l’iPhone 12. L’anno scorso, la società di Tim Cook e il chipmaker hanno firmato un accordo di sei anni sui chipset dopo aver risolto una controversia legata ai diritti di brevetto, quindi attenzione: i prossimi iPhone potrebbero ancora essere equipaggiati con soluzioni prodotte da Qualcomm, ma conoscendo Apple sappiate che tutto può cambiare… all’improvviso.
L’OEM americano che sviluppa il proprio modem cellulare non è una sorpresa, tuttavia: già da tempo si sapeva che la compagnia avesse acquistato la maggior parte del business dei modem per smartphone di Intel per circa 1 miliardo di dollari nel 2019 dopo che il chipmaker ha abbandonato i suoi piani per la realizzazione di un modem 5G per telefoni. Bloomberg afferma che la società sta assumendo ingegneri da Qualcomm da un po’ di tempo e che ha il proprio team di lavoro a San Diego, a Cupertino e in Europa.
Inoltre, non è un segreto che l’azienda abbia cercato di diminuire ulteriormente la sua dipendenza da fornitori di terze parti dopo aver iniziato a produrre iPhone con i propri processori oltre dieci anni fa. Adesso poi, Apple ha lanciato il SoC M1 e rilasciato i modelli MacBook Pro, MacBook Air e Mac Mini alimentati dal primo processore proprietario interno basato su ARM. Il passaggio del gigante della tecnologia all’utilizzo di più componenti interni potrebbe essere un duro colpo per Intel e Qualcomm. Come osserva Bloomberg, infatti, la ditta di Cupertino è responsabile di circa il 7% delle vendite di Intel e dell’11% dei ricavi di Qualcomm. Come andrà a finire?