I prodotti Apple possono essere pensati come perfette piattaforme di gioco concorrenti della Playstation, della Xbox e della Nintendo Switch; questo lo capiamo da un recente documento indirizzato alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA.
Con i nuovi iPhone 13 e iPad Pro, Apple sfida i giganti del gaming
I concorrenti di Apple sono stati un argomento importante nel contenzioso con Epic Games. Nel corso dell’udienza, Apple afferma che non è un monopolio perché compete con altre piattaforme che offrono Fortnite. Ma a quel tempo la compagnia, al momento della presentazione dei documenti alla SEC, non aveva ancora indicato le console come prodotti concorrenti.
Alla fine, il giudice ha stabilito che l’OEM di Cupertino non aveva il monopolio del mercato, ma ha ordinato alla società di aprire l’accesso ad altri sistemi di pagamento. Secondo i documenti della prova di Epic Games, circa il 70% di tutte le entrate dell’App Store proviene da app di gaming e il 10% degli utenti dell’app store genera entrate.
I nuovi prodotti Apple supportano sempre più funzionalità apprezzate dai giocatori. Ad esempio, iPhone 13 Pro, iPad Pro e MacBook Pro hanno ricevuto display a 120 Hz; c’ è da dire che l’adattamento di questa soluzione non è disponibile ancora con tutte le applicazioni sia su smartphone che su laptop.
Secondo l’analisi della CNBC, le entrate dell’App Store hanno totalizzato oltre $ 64 miliardi nel 2020. La società realizza guadagni dai giochi più alti rispetto a Microsoft, Nintendo, Activision Blizzard e Sony messi insieme. Tuttavia, la mela ha avvertito gli investitori che potrebbe essere costretta ad apportare modifiche all’app store e che ridurrà il numero di download. Inoltre, dovrà ridurre la commissione.
Apple “è anche soggetta a controversie e indagini relative all’App Store; che hanno comportato modifiche alle pratiche commerciali della Società; e potrebbe in futuro comportare ulteriori cambiamenti“, ha affermato la società nel deposito presso la SEC. Infine, si evince che “la Società guadagna entrate da accordi di licenza con altre società per offrire i propri servizi di ricerca sulle piattaforme e app della Società, e alcuni di questi accordi sono attualmente soggetti a indagini governative e procedimenti legali“.