Secondo quanto riportato in rete, i nuovi iPhone 12 sembrano essere equipaggiati con il modem X55 di Qualcomm, il ché è in linea con le recenti voci che abbiamo sentito sui nuovi dispositivi prima del lancio ufficiale, avvenuto lo scorso 13 ottobre.
iPhone 12: perché non è stato scelto l’X60?
Da un video di teardown dei nuovi melafonini pubblicato su Weibo, il social di microblogging cinese, possiamo avere un primo sguardo ravvicinato alla scheda logica a forma di “L” contenuta nei telefoni e al chip per il modem dedicato all’ultra-velocità.
Notiamo che il Qualcomm X55 offre il supporto sia per le reti mmWave che per le Sub-6 GHz, unitamente alla condivisione dello spettro di frequenze 5G/4G. Per chi non lo sapesse, questa è la seconda iterazione del modem proprietario per la nuova connessione del colosso americano, uscito dopo l’X50. Adesso, per il 2021 invece, si attende l’X60 (già presentato da tempo) che, stando a quanto si vocifera, sarà in grado di offrire una migliore efficienza energetica, impattando meno sulla batteria dei device stessi, grazie al processo strutturale a 5 nanometri.
Cosa è cambiato nel 2020?
I rapporti nel 2019 indicavano che Apple avrebbe utilizzato il modem X55 nella sua line-up di iPhone 12 e, all’epoca, l’X55 era il modem 5G più veloce e più recente di Qualcomm. Nel corso dell’estate erano uscite diverse speculazioni sul fatto che Apple potesse adottare proprio il nuovo X60 per i nuovi gadget Apple, ma probabilmente, i piani devono essere saltati a causa di qualche ritardo nella produzione, o del modem o del telefono in sé.
Tutto sembra essere confermato per il prossimo anno; i gadget della mela morsicata futuri useranno il modem next-gen a 5 nanometri. Fino allo scorso anno invece, l’azienda di Cupertino adottava modem Intel per la connettività 4G LTE, ma ha preferito sciogliere la partnership a seguito dell’incapacità di quest’ultima nel realizzare chipset 5G. Come se non bastasse, Apple ha anche dovuto affrontare una lunga battaglia legale (una delle tante, n.d.r.) con Qualcomm per ottenere l’accesso alla tecnologia dei chip di nuova generazione.