iPhone 11: ecco cosa gli manca, ma avremmo voluto

iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max sono ottimi smartphone, ma manca loro qualcosa, più di qualche feature: ecco la lista degli assenti.
iPhone 11: ecco cosa gli manca, ma avremmo voluto

iPhone 11 è uno smartphone interessante, ma la linea Pro lo è di più. Non è un frase scontata perché non riferita esclusivamente all’equipaggiamento hardware più potente: la gamma Pro rappresenta la volontà di andare oltre anche con gli smartphone, esattamente com’è accaduto con iPad. Una linea di smartphone a parte, potremmo azzardare, che si distaccherà nel tempo sempre di più rispetto a quella standard.

Tutti i tre modelli di melafonino vantano comunque una scheda tecnica importante, da vero top di gamma. Tuttavia, nelle settimane che hanno preceduto il lancio degli smartphone ci siamo lasciati illudere da alcune indiscrezioni, secondo le quali i device avrebbero avuto a bordo una serie di funzionalità decisamente interessanti. Specifiche poi smentite poche ore o giorni prima dell’arrivo dei device.

Ecco l’elenco dei grandi assenti che avremmo voluto vedere sui nuovi iPhone 11.

iPhone 11: cosa non c’è

Non ci aspettavamo certo di vedere a bordo dei nuovi melafonini delle eliche che intervengono quando il device sta per cadere e impediscono bruschi impatti con il suolo (qualcuno ricorderà l’improbabile video trapelato qualche anno fa), ma una serie di funzionalità che di “fantascientifico” hanno ben poco.

Il 5G

La maggior parte dei produttori ha già lanciato il suo primo smartphone con a bordo il nuovo protocollo di comunicazione oppure è in procinto di farlo. Considerando il prezzo di un iPhone 11, non tolleriamo la giustificazione secondo la quale i primi modelli con a bordo il 5G arriveranno nel 2020: in altre parole, chi deciderà di acquistare un melafonino del 2019 sarà costretto a cambiarlo l’anno successivo oppure accettare che è un terminale vecchio in partenza, almeno sotto questo punto di vista.

Un display con refresh rate di 90Hz

Anche in questo caso, non si tratta di qualcosa che sarebbe stata impossibile da realizzare. Un rimprovero, quello della mancanza di un refresh rate elevato, che si può muovere anche a Samsung, che non l’ha implementato a bordo di Galaxy Note10. A parte questo, il Super Retina XDR di iPhone 11 Pro e 11 Pro Max promette comunque di essere uno schermo con potenzialità d’eccezione.

La ricarica inversa

Stando ai leak sembrava praticamente scontata la sua presenza. Almeno i modelli Pro avrebbero avuto la possibilità di trasformarsi in delle piastre di ricarica senza fili per donare energia ad AirPods e Watch in caso d’emergenza (era probabile che Apple avrebbe imposto qualche limitazione di compatibilità, escludendo la ricarica di altri smartphone). Invece, a poche ore dal lancio, la certezza: niente ricarica inversa perché probabilmente l’hardware a disposizione non incontrava gli standard qualitativi del colosso di Cupertino. Almeno c’è il caricabatterie rapido in confezione, ma solo per i modelli Pro.

Il supporto alla Apple Pencil

Si, è vero: ogni anno, da quando esiste l’Apple Pencil, si vocifera che sarà compatibile con iPhone e poi puntualmente non viene implementato alcun supporto. Lo sappiamo, ma quest’anno ci avevamo quasi creduto: è una gamma Pro oppure no? E va beh, continuate pure a lasciare l’intero settore dei phablet con la penna in mano a Samsung.

La fotocamera 3D

Tutto quello spazio, sporgente e ingombrante, e non c’è un sistema 3D ToF sul posteriore? Una decisione difficile da mandar giù, anche quest’anno dovremo farci bastare il riconoscimento facciale 3D posto sul frontale.

USB C

Anche quest’anno, Apple si ostina a dotare i suoi melafonini dell’ormai vecchia porta Lightning, che tanto ha fatto storia, ma ora meriterebbe la pensione. L’ingresso USB C è lo standard sulla stragrande maggioranza degli smartphone ormai, ma i possessori di iPhone non possono ancora gioire della libertà di dover portare con sé solo un tipo di cavo per ricaricare la maggior parte dei dispositivi.

 

 

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