I valori SAR (acronimo, dall’inglese “Tasso di Assorbimento Specifico”) dichiarati da Apple in riferimento ad iPhone 11 Pro potrebbero non essere corretti, anzi sottostimati: è questo quello che sostiene un recente studio indipendente che ha messo in evidenza quello che dovrebbe essere il reale valore relativo alle emissioni RF del melafonino.
iPhone 11 Pro: emissioni RF oltre la legge?
Potrebbe essere così, almeno secondo quanto dichiarato da RF Exposure Lab, il laboratorio indipendente che ha effettuato i test necessari per verificare le radiazioni RF emesse dal melafonino incriminato.
Andando per ordine, sul sito Web ufficiale di Apple c’è scritto che iPhone 11 Pro ha un’emissione testa e corpo di 0,99W/KG. Tutto in ordine, considerando che i limiti alle emissioni imposti dall’Unione Europe arrivano a 2W/KG. Tuttavia, secondo quanto emerso dal recente studio, lo smartphone avrebbe un valore SAR addirittura di 3,8W/KG. Senza fare troppi calcoli, si tratterebbe di più di tre volte il valore dichiarato e quasi il doppio rispetto ai limiti di legge vigenti nel nostro paese.
Una dichiarazione delicata, che lancia un’accusa pesante contro Apple: siamo abbastanza sicuri che la reazione ufficiale del colosso di Cupertino non si farà attendere. Soprattutto, resta da verificare l’affidabilità del metodo di misurazione utilizzato da RF Exposure Lab.
Il tasso SAR è un argomento delicato di grande dibattito: non sono ancora chiare le conseguenze della continua esposizione alle emissioni RF, ma ci sono diversi studi in corso per poter evidenziare l’eventuale correlazione con lo sviluppo di tumori cerebrali. In genere, più il valore SAR è basso, più è possibile “stare tranquilli” mentre si utilizza il proprio device: mentire sul tasso si assorbimento specifico sarebbe immorale verso i consumatori oltre che illegale, per questo – prima di addentrarci oltre nell’analisi della questione – restiamo in attesa della risposta di Apple.