Una settimana fa venivano annunciati i nuovi iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max, e con loro tutte le novità che li accompagnano. Sembra però che sia stato tralasciato un dettaglio molto importante, anticipato dai leak qualche giorno fa, ma mostrato solo di sfuggita in conferenza stampa. Si tratta della tecnologia Ultra WideBand (UWB), che ha un potenziale teoricamente molto ampio.
iPhone 11: cos’è il chip U1
A permettere di sfruttare sui nuovi melafonini l’Ultra WideBand sarebbe il chip U1. A cosa può servire la nuova tecnologia è presto spiegato: in soldoni, il nuovo chip funzionerebbe un po’ come un TAG NFC, ma – di fatto – aggiungerebbe un “senso” in più ai nuovi iPhone. Infatti, questi sarebbero in grado di percepire con precisione quasi assoluta la loro posizione nello spazio. La tecnologia UWB, quando si tratta di definire lo spazio fisico di posizionamento del device, sembra essere la più precisa di tutte ed è proprio questo a garantirne un potenziale infinito.
Si pensi ad esempio alla possibilità di aprire e chiudere la propria auto avvicinandosi o allontanandosi dalla stessa. Tutto semplicemente con lo smartphone in tasca, e senza rischiare che per mancanza di precisione la macchina non si apra o – peggio – non si chiuda. O ancora, a tutte le possibilità di sfruttare la tecnologia UWB nel contesto di smarthome.
Per ora, sembra che il colosso di Cupertino sia deciso a utilizzare il chip U1 solo per scambiare file tramite Air Drop, grazie alla possibilità di individuare con estrema precisione il melafonino più vicino. Tuttavia, pare proprio che Apple abbia progetti ben più grandi a riguardo.