Brutte notizie: se desiderate godere delle migliori funzionalità di iPadOS 16, sappiate che vi servirà un tablet con processore Apple Silicon M1. Sì, solo un iPad Air (2022) o un Pro 11 o 12.9 del 2021.
Sappiamo che lunedì Apple ha presentato in anteprima il nuovo sistema operativo per telefoni (iOS), per iPad (iPadOS 16), per Apple Watch e per computer Mac. Abbiamo appreso che molte features sono in arrivo sia sulla controparte mobile che per tablet, ma vediamo insieme alcune divergenze.
iPadOS 16 e iPad M1: un connubio perfetto
Notiamo che il sistema multitasking di nuova generazione – chiamato Stage Manager – arriva solo sugli iPad con M1. Come detto, sono solo tre ad oggi i modelli con questo chipset:
- iPad Air (2022) che su Amazon costa 635,40€;
- iPad Pro 11 (2021) a 809,00€;
- iPad Pro 12 (2021) a 1077,70€.
Di fatto, gli altri device della gamma adottano processori Apple Bionic, pertanto non avranno accesso a questo multitasking, che poi è il più grande upgrade del s.o. della mela che lo rende molto vicino al mondo dei computer desktop.
Ecco perché Stage Manager è presente anche sui Mac: si tratta di un nuovo modus operandi che permette di gestire diversamente le app in background. Si possono sovrapporre le finestre ma si possono anche ridimensionare. Quella dove lavorate sarà sempre in primo piano, mentre le altre saranno sulla sinistra, così da poter accedervi in un tap.
Come se foste su un Mac, potrete avere finestre sovrapposte ma con dimensioni diverse. Altresì potrete anche raggrupparle con le gestures. Il sistema supporta quattro gruppi di finestre che diventano otto se avete un monitor collegato al device. Gli M1 consentono poi la visione a tutto schermo del software su un display esterno.
Il nostro pensiero
Come detto, vi suggeriamo di acquistare un tablet con M1 se volete approfittare delle ultime novità di iPadOS; con la versione 12.9″ poi, potrete anche usare la Reference Mode che trasforma il tablet in un monitor calibrato per la color correction.