Nella giornata di ieri Apple ha presentato il nuovo iPad Pro 2020, nelle due varianti da 11” a 12.9”. Con grandi novità a livello hardware, i nuovi tablet sono oramai un ibrido con prestazioni molto simile a quelle dei PC desktop. Ciò che ha stupito è proprio l’introduzione del supporto ad un trackpad innovativo e alle periferiche bluetooth da computer, l’inserimento dello scanner LiDAR, e il sostanziale e significativo upgrade al processore Apple Bionic A12Z a 64bit. Questo SoC a 8 core (contro i 7 dell’A12X precedente) stando alle parole della società, dovrebbe garantire prestazioni superiori a quelle dei normali computer. Tuttavia, un particolare non è stato menzionato, ma analizzando la struttura interna del device, è emerso fuori chiaramente: iPad Pro 2020 gode di una RAM maggiorata di quasi il 50%.
Apple iPad Pro 2020: prestazioni da PC
Dalle prime analisi sulle specifiche tecniche di iPad Pro 2020, si nota l’installazione del chip U1 da parte dell’azienda di Cupertino. Tale elemento sarà utile per le operazioni da svolgere mediante AirDrop, con i nuovi accessori smart ‘AirTag’ che Apple dovrebbe lanciare nei prossimi mesi.
La compagnia però, oltre a citare molte caratteristiche relative all’uso pratico del prodotto, non svela mai la dotazione hw completa. Non ha mai rivelato quanta RAM ci fosse nei tablet o negli iPhone. E’ grazie al codice sorgente di iPadOS 13.4 analizzato dal portale 9to5mac, che sappiamo che la memoria virtuale dei nuovi device Pro è di ben 6GB.
Le precedenti edizioni godevano di ‘soli’ 4GB di RAM per tutte le varianti, fatta eccezione per le unità che presentavano storage da 1TB che godevano anch’esse – già in passato – dei 6GB. Un miglioramento dei ‘dischi virtuali’ fa sì che il lavoro su più app in contemporanea, da sfruttare con l’ausilio del software che consente un multitasking avanzato, sia agevole, fluido e immediato. Maggiori dettagli sulle prestazioni saranno possibili quando gli utenti metteranno le mani sui nuovi iPad Pro, che arriveranno nelle loro case a partire dal prossimo 25 marzo.