Con iOS 14, Apple secondo me ha di nuovo dato una lezione a tutti i produttori di smartphone con a bordo Android. Si tratta di una mera opinione, chi conosce già la mia firma, sa bene quando io ami il sistema operativo del robottino verde, ma ci sono alcune differenze fra i due OS, che sono ancora anni luce dall’essere colmate. Con la conferenza di apertura della WWDC 2020, la mela morsicata ha confermato di essere superiore sotto un punto di vista, sul quale c’è poco da discutere: l’estesa compatibilità di modelli di iPhone con la nuova release del sistema operativo.
iOS 14 su modelli di iPhone del 2015
Non voglio urtare la sensibilità di nessuno, ma – personalmente – non ricordo modelli di smartphone Android del 2015, che saranno aggiornati ad Android 11. Nemmeno il primo Google Pixel, che è stato annunciato nel 2016, godrà dell’update: resterà fermo ad Android 10 (ed è già un ottimo risultato medio, ma si tratta di un’eccezione). La seguente tabella, presa dal supporto ufficiale di Google, specifica chiaramente che il supporto alle nuove versioni del sistema operativo è garantito per 2 anni, al massimo.
La lista di iPhone compatibili con iOS 14, invece, è identica a quella relativa ad iOS 13. Parte dal lontano 2015, quando a settembre furono lanciati iPhone 6S e 6S Plus. Certo, potremmo disquisire ore sul fatto che Apple produce un sistema operativo cucito addosso ai suoi modelli di smartphone, mentre per Android il discorso è ben diverso, ma il dato oggettivo rimane ed è questo che conta per l’utente finale.
È questo un fattore importante del quale si tiene in considerazione prima di spendere centinaia di euro per uno smartphone perché no, non vale paragonare un ottimo medio di gamma che costa 200€ per il quale potrei tollerare anche un solo major update di Android, all’acquisto di un costoso melafonino. I paragoni vanno fatti con terminali che sfiorano e superano i 1000€ e che solitamente di nuove versioni di Android ne ricevono un paio al più.
Capisco anche chi potrebbe pensare: va beh, ma gli aggiornamenti di sicurezza continuano ad arrivare. In questo caso mi sento di replicare che avere ogni anno, per diversi anni, uno smartphone rinnovato nell’interfaccia e nelle funzioni, non ha prezzo. O meglio ce l’ha, l’investimento iniziale, ma è evidente che si può ammortizzare e – ripeto – il mercato attuale dei flagship Android non è certo fermo alla soglia dei 500/600€.
Lo stesso identico discorso può essere fatto con la compatibilità di modelli relativa ad iPadOS 14 e WatchOS 7. Se cambiate smartphone più spesso delle scarpe, allora si tratta di un aspetto relativamente importante. Tuttavia, se al vostro device chiedete di esalare l’ultimo respiro, prima di decidere di comprarne uno nuovo, allora il lunghissimo supporto software offerto da Apple non è solo importante, è fondamentale.
Dunque, prima di focalizzarci sui “widget di iOS 14, che su Android ci sono da una vita” (io per prima l’ho pensato), fermiamoci a riflettere anche su altri aspetti, potrebbe cambiare il nostro punto di vista.