Intesa Sanpaolo: cosa cambia per i clienti dirottati su Isybank

Trasferimento forzato per i clienti di Intesa Sanpaolo su la nuova banca Isybank tutta digitale, ecco di cosa si tratta.
Intesa Sanpaolo: cosa cambia per i clienti dirottati su Isybank

Intesa Sanpaolo, la principale istituzione bancaria italiana, ha preso la decisione strategica di trasferire circa 300.000 clienti a Isybank, la sua innovativa piattaforma bancaria online lanciata nel maggio 2023. Ma la mossa ha suscitato una serie di interrogativi, in particolare riguardanti il cambio del codice IBAN, le condizioni contrattuali e i servizi offerti dalla nuova banca digitale. Ecco nello specifico cosa cambia per i correntisti e le diverse opzioni disponibili per la modifica e l’adattamento a questa nuova realtà bancaria.

Cos’è Isybank

Prima di tutto, è fondamentale comprendere cosa rappresenta Isybank e qual è il suo obiettivo. Isybank è una banca digitale creata per accelerare e semplificare la gestione del denaro, senza rinunciare alla sicurezza garantita da Intesa Sanpaolo. Le perplessità iniziali possono essere numerose, soprattutto quando si tratta di conti bancari personali e di sicurezza online. Tuttavia, Isybank, pur essendo una banca digitale, è un’istituzione bancaria autorizzata dalla Banca d’Italia e aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. È importante sottolineare che Isybank offre un conto di pagamento, carte di debito e prepagate, oltre ad alcuni servizi di Intesa Sanpaolo.

Cos’è Isybank

Probabilmente, l’aspetto più rilevante per coloro che si avvicinano a questo nuovo cambiamento, forzato, è la gestione del conto interamente tramite app. Infatti, Isybank non prevede filiali fisiche, una caratteristica che può rappresentare una novità significativa per molti clienti.

Trasferimento del conto: ecco per quali clienti

Il trasferimento riguarda i clienti che Intesa Sanpaolo identifica come colore che si muovono nel conto principalmente in modo digitale. In pratica coloro che utilizzano prevalentemente i canali online, che sia l’app o il sito web, per le loro operazioni bancarie rispetto alle filiali fisiche. Intesa SanPaolo ha comunicato questa decisione ai clienti interessati nel giugno 2023, concedendo loro tempo fino al 12 settembre 2023 per esprimere la volontà di rimanere con Intesa Sanpaolo. I clienti che non hanno manifestato opposizione entro tale data saranno automaticamente trasferiti a Isybank. La procedura è stata avviata il 16 ottobre 2023.

Tuttavia, alcuni clienti non saranno soggetti al trasferimento automatico, anche se rientrano nel profilo dei clienti digitali. Questo include specificamente tutti i clienti di Intesa Sanpaolo con almeno 65 anni di età, con un fido sul conto corrente o giacenze finanziarie superiori a 100.000 euro. Ma sembra non riguardare anche coloro che hanno effettuato più di 10 operazioni in filiale nell’ultimo anno o dall’apertura del conto se avvenuta nel corso dell’ultimo anno.

Cosa cambia per i clienti

Il passaggio per i correntisti rappresenta un cambiamento significativo, che può generare un certo grado di perplessità e confusione, dovuto in parte alla mancanza di chiarezza nella comunicazione da parte della banca. Il trasferimento comporta diversi cambiamenti importanti. Come già menzionato, passare da Intesa Sanpaolo a Isybank implica la modifica del codice IBAN. Tuttavia, i pagamenti ricorrenti addebitati sul conto presso Intesa Sanpaolo saranno trasferiti direttamente sul conto Isybank.

Per i prelievi, i clienti potranno usufruire della rete degli sportelli automatici Intesa SanPaolo per prelevare o versare contanti senza commissioni. Cambiamenti che portano confusione e problemi, anche relativi alla gestione di addebiti sul precedente conto o modalità di pagamento. A questo scopo alcune questioni saranno gestite da Intesa SanPaolo, però non tutte. Ad esempio, Intesa SanPaolo si occuperà di comunicare il nuovo IBAN, ma ci sono alcuni addebiti diretti di cui non si occuperà. Inoltre, i bonifici che arriveranno al vecchio IBAN saranno reindirizzati sul nuovo fino al 16 ottobre 2024. È importante sottolineare che i mutui e i prestiti già attivi non vengono trasferiti a Isybank, ma rimangono in Intesa Sanpaolo. Pertanto, sarà necessario consultare l’applicazione di Intesa SanPaolo per tutte le informazioni relative ai mutui o ai prestiti, mentre il pagamento delle rate avverrà tramite il conto Isybank. Il trasferimento riguarda infatti solo il rapporto di conto corrente, mentre mutui, prestiti, libretti di risparmio e cassette di sicurezza rimarranno legate a Intesa Sanpaolo.

Infine, tutte le richieste e le operazioni in filiale non saranno più possibili. I clienti dovranno rivolgersi al servizio clienti Isybank tramite telefono, chat o email per qualsiasi richiesta o problema.

Cosa offre Isybank

Tra i cambiamenti è presente anche la scelta del tipo di offerta digitale di Isybank. Nello specifico la banca digitale dispone di diversi piani, nello specifico sono tre, Isylight, IsySmart e isyPrime. Nel primo caso, Isylight non prevede alcun canone e include una carta digitale. La carta fisica ha un costo di 12 euro. I prelievi di contante sono gratuiti presso gli ATM di Intesa Sanpaolo e costano 1,10 euro presso altri ATM. I bonifici online sono gratuiti, mentre quelli istantanei costano 0,40 euro. Gli addebiti diretti costano 0,80 euro, mentre il pagamento tramite Cbill e Pagopa costa 1,30 euro.

Cosa offre Isybank

Nel secondo caso IsySmart prevede un canone mensile di 3,90 euro. Include una carta di debito digitale e fisica. I prelievi di contante sono gratuiti presso gli ATM di Intesa Sanpaolo e costano 0,40 euro presso altri ATM. Tutti i bonifici online, compresi quelli istantanei, sono gratuiti. Gli addebiti diretti sono inclusi nel canone. E infine, IsyPrime Questo piano con un canone mensile di 9,90 euro e tutti i servizi gratis. Le opzioni vogliono offrire ai clienti la flessibilità di scegliere tra diversi piani, per trovare quello più adatto alle diverse esigenze bancarie digitali.

Come tornare a Intesa Sanpaolo

Dopo il periodo concesso fino al 12 settembre 2023 per rimanere con Intesa Sanpaolo, attualmente l’unica opzione disponibile è quella di chiudere il conto con Isybank e aprire un nuovo conto con Intesa Sanpaolo. Ma per procedere, è necessario inviare una richiesta scritta e firmata a Isybank tramite la chat dell’applicazione o chiamando il numero verde 800.303.303. Il tempo della chiusura del conto varia secondo la data di ricezione della richiesta e anche in base alla situazione del conto. In ogni caso, successivamente, sarà necessario aprire un nuovo conto corrente con Intesa Sanpaolo e seguire la procedura di apertura di un nuovo conto, scegliendo tra le diverse offerte disponibili. Non esiste alcuna procedura automatica per cessare i rapporti con Isybank e tornare a Intesa Sanpaolo.

In alternativa, è possibile cambiare banca. Anche in questo caso, sarà necessario aprire un nuovo conto corrente presso un’altra banca e trasferire tutte le operazioni e i pagamenti ricorrenti dal vecchio al nuovo conto.

I dubbi sulla comunicazione del trasferimento di Intesa Sanpaolo

In sostanza, migliaia di clienti di Intesa Sanpaolo verranno automaticamente trasferiti alla banca digitale Isybank, e il cambiamento non sarà di certo indolore o di minima entità. Diverse sono le modifiche, ma la questione principale riguarda l’annuncio poco chiaro di Intesa Sanpaolo. Secondo i clienti non è stata gestita in modo appropriato la relativa comunicazione di trasferimento e tutte le relative conseguenze. I correntisti dichiarano di non aver appreso tutto il processo di cambiamento in modo trasparente. Ma soprattutto che un cambiamento così radicale del rapporto bancario non possa essere convalidato da un silenzio o dalla mancata risposta del correntista, come forma di assenso. A tale scopo, l’Unione Nazionale Consumatori ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’antitrust, per indagare sulle modalità con cui Intesa Sanpaolo ha comunicato il trasferimento di migliaia di clienti a Isybank.

Sembra che l’avviso di modifica sia stato fornito da Intesa Sanpaolo in base alla preferenza indicata dall’utente. Tuttavia, l’Unione Nazionale Consumatori ha sollevato dubbi sulla sufficienza della modalità scelta dall’istituto bancario per una comunicazione così rilevante, ritenendola non sufficiente per il tipo di cambiamento.

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