Anche Intel sembra essere intenzionata a rimuovere del tutto l’ingresso mini jack audio dagli smartphone per far posto al connettore USB di tipo C. Giusto la scorsa settimana il produttore cinese LeEco ha lanciato tre nuovi smartphone (Le Max 2, Le 2 Pro e Le 2) che non presentano un ingresso mini jack; su questi tre apparecchi la funzione di uscita audio è assegnata alla nuova porta USB Type-C. Anche Apple dovrebbe a breve intraprendere una strada simile. Si vocifera infatti che i prossimi due smartphone made in Cupertino – l’iPhone 7 e l’iPhone 7 Plus – dovrebbero presentare una soluzione tecnica di questo tipo, con il connettore Lightning ad occuparsi di tutto ciò che concerne l’ingresso e l'uscita di audio dal dispositivo.
Se anche un gigante dell'hi-tech come l'Intel ha deciso di muoversi in questo senso, allora vuol dire che il trend inizia ad farsi serio e concreto – oltre che interessante. Non siamo più di fronte ad un’idea appannaggio di pochi.
Tipi di porte USB
Ma quali sarebbero le reali ragioni di questa scelta tecnica? Beh, innanzitutto c'è da dire che il jack audio è un connettore analogico in un mondo di porte e ingressi ormai “full digital” ed è anche stato concepito con un solo scopo: trasmettere audio analogico. Tutti gli altri connettori che conosciamo in ambito informatico di solito sono adibiti a più funzioni, vedi appunto lo standard tuttofare USB. Inoltre c'è da considerare che i produttori di smartphone e dispositivi portatili simili sono da sempre alla ricerca di soluzioni tecniche e di design che permettono di ridurre il più possibile le dimensioni complessive dei loro apparecchi, magari compattando o eliminando del tutto porte obsolete o ormai superflue. Più in generale il loro obiettivo è di ridurre il più possibile lo spazio all'interno e sui bordi dei dispositivi. C'è poi anche chi afferma che una cuffia digitale connessa attraverso un connettore USB Type-C permetterebbe di svolgere – oltre la trasmissione di suoni – numerosi altri compiti mentre viene indossata dall'utente, come ad esempio tenere traccia di dati e comportamenti che hanno a che fare con la salute (temperatura, pressione sanguigna, quantità di ossigeno nel sangue, numero di pulsazioni, ecc.)
La porta USB Type C sul Nexus 6P
Ciò detto, è doveroso ricordare che il connettore jack audio ha ormai più di 100 anni – fu inventato nel XIX secolo per scopi telefonici – ed è ancora ampiamente usato, anche in ambito musicale e a livello professionistico, per di più può essere considerato alquanto democratico, permette infatti all'utente di collegare ai device mobili qualsiasi tipo di cuffia o auricolari, anche i modelli più datati. Con l'apparizione della porta USB Type C, invece, l'utente sarà ovviamente costretto ad abbandonare definitivamente l’hardware analogico che già possiede per acquistare necessariamente un dispositivo audio specifico per questa funzione, ossia una cuffia con connettore maschio dello stesso standard.
Connettore mini jack da 3,5mm
Comunque sia, per il momento Intel si è limitata a presentare ufficialmente una proposta per sbarazzarsi del tutto dei connettori mini jack audio dagli smartphone in favore della porta USB di tipo C. Ora bisogna stare solo a vedere quali altri produttori di hardware aderiranno a questa cordata, ossia chi deciderà di seguire il colosso di Santa Clara su questa strada e soprattutto quanto tempo ci vorrà perché lo switch da analogico e digitale diventi completo e totale.