Un paio di settimane fa, il Wall Street Journal ha pubblicato una serie di statistiche che coinvolgono direttamente Instagram, sottolineando gli effetti negativi che il social network avrebbe nei confronti del pubblico più giovane. Non si è fatto attendere l’intervento di Facebook, con l’obiettivo di fornire una nuova chiave di lettura per i dati in questione.
Instagram migliora la vita, secondo Facebook
Facebook ha quindi deciso di contraddire il WSJ, definendo la sua interpretazione “non accurata e fuori contesto”. Sarebbero state evidenziate solo le componenti negative di tale ricerca: nella realtà molti adolescenti avrebbero tratto importanti benefici dall’utilizzo di Instagram, anche per quanto riguarda la percezione di sé nella vita reale.
Secondo Facebook, per 11 dei 12 disturbi indicati nella diapositiva a cui fa riferimento il Journal (come problemi alimentari, solitudine, ansia e tristezza), i ragazzi adolescenti vittime di tali disagi avrebbero riconosciuto come navigare su Instagram li aiuti nel tentativo di superare i momenti difficili.
Circa il 50% dei partecipanti al sondaggio avrebbe addirittura preso consapevolezza di un miglioramento della propria immagine, attribuendo sempre meno importanza alle vicissitudini affrontate. In altri casi, invece, gli intervistati hanno precisato come “la vita sui social” non li abbia influenzati in alcun modo.
Sostanzialmente, i risultati statistici evidenzierebbero come la permanenza su Instagram, nella maggior parte delle circostanze, abbia incentivato i più giovani a combattere problemi alimentari, ansia o depressione, piuttosto che peggiorare la situazione (sia chiaro, sempre secondo Facebook).