Da quando Facebook ha acquisito Instagram nel lontano 2012, il servizio è notevolmente cambiato rispetto all’origine. Come naturale conseguenza dell’evoluzione, anche la fascia d’utenza non è più “quella di una volta”. Da qualche anno ormai, lo staff del social network ha iniziato a palesare una certa preoccupazione relativa ad un marcato e costante allontanamento del pubblico più giovane.
Instagram corteggia gli adolescenti, ma l’amore non sempre è ricambiato
Diversi fattori hanno gradualmente condotto al trend negativo accennato in apertura. Non va dimenticato il recente rapporto (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo) secondo cui Instagram risulterebbe dannoso per il pubblico più giovane, provocando depressione ed incentivando il bullismo.
Per cercare di riconquistare gli utenti perduti, hanno preso il via numerose e serrate campagne marketing mirate ad incentivare l’utilizzo dell’applicazione, nel tentativo di oscurare le “cattive voci” emerse sul web circa gli effetti derivanti da una malsana fruizione della piattaforma. Di seguito, le dichiarazioni rilasciate da uno dei portavoce della società:
“Pur non essendo corretto affermare che tutto il nostro budget di marketing sia concentrato sugli adolescenti, abbiamo più volte sottolineato il fatto che questi ultimi rappresentino uno dei nostri target più importanti. Non dovrebbe sorprendere quindi che facciano parte della nostra strategia di marketing”.
Già, importanti al punto da spendere cifre spropositate per riconquistarli: ma fin quando il gioco varrà la candela, in virtù di un’applicazione quasi del tutto snaturata rispetto agli albori? Rifletti… Instagram… rifletti!