Nonostante si tratti di due fra le applicazioni social più popolari del momento, Instagram e TikTok sembrano aver allentato la presa sugli utenti più giovani che, in misura sempre maggiore, tendono a defilarsi.
La cosiddetta Generazione Z non ha avuto dubbi nel definire “tossiche” ed “ossessive” le applicazioni come Instagram, TikTok ed altri social particolarmente in voga nell’ultimo periodo.
Gli “zoomer” si allontanano in massa da TikTok ed Instagram
Secondo un recente sondaggio commissionato dalla banca di investimento Piper Sandler, solo il 22% degli intervistati con età compresa tra 7 e 22 anni ha indicato la popolare piattaforma per la condivisione di foto (e non più solo quello) come la propria applicazione preferita: netto calo rispetto al 31% registrato nella primavera del 2020.
Tra i partecipanti all’indagine, la ventenne Gabriella Steinerman ha dichiarato riferendosi ad Instagram:
“Eliminandola, ti rendi conto che non ne hai bisogno. Prima di postare cercavo la foto migliore che avessi scattato e l’angolazione più convincente: avevo 20 foto diverse della stessa cosa. Mi stavo confrontando con me stessa, non è un gioco divertente. Lo definirei piuttosto come un comportamento ossessivo e tossico, ma è anche subdolo in quanto ti sembra del tutto normale.”
Stesse opinioni negative da parte dello studente universitario Pat Hamrick:
“Inconsciamente, ero in perenne confronto con gli altri e mi sono sentito letteralmente “divorato”. Mi chiedevo: “Sto facendo le cose giuste? Mi sto divertendo nel modo giusto?”. Aver abbandonato Instagram mi ha fatto sentire meglio nella vita di tutti i giorni, ora faccio tutto a modo mio.”
Hamrick non è il solo ad aver ritrovato la giusta fiducia in se stesso dopo aver trascorso del tempo in queste piattaforme online. Un sondaggio di dicembre, realizzato da Tallo, afferma che il 56% dei Gen Z ha sottolineato come i social media aumentino il senso di esclusione da parte di coetanei.
Secondo un rapporto del Wall Street Journal, Facebook ha preso coscienza del fatto che Instagram sia dannoso per le ragazze adolescenti ed aggravi i problemi di percezione della propria immagine, l’ansia e la depressione, ma ha comunque minimizzato i risultati di quelle analisi.