I nuovi MMS stanno per arrivare
finalmente sul mercato. Alcuni operatori hanno già lanciato il servizio commercialmente
ed altri si apprestano a farlo nei prossimi mesi. Ma un concorrente degli MMS
è già arrivato sul mercato da molto tempo e si preannuncia una dura battaglia
per il sopravvento nel settore della messaggistica su terminali mobili.
Si tratta dei servizi di Instant
Messaging, che tanto successo hanno avuto sui PC. I vari ICQ, MSN Messenger,
AOL IM, sono oggigiorno utilizzati da milioni di utenti, che si scrivono, si
mandano foto, immagini, animazioni e files. Il settore è in ulteriore espansione,
con la possibilità di trasportare tali servizi su rete mobile. Il giro di affari
è molto elevato, come dimostrano gli sforzi messi in atto dai principali costruttori
telefonici nell’iniziativa Wireless Village, per la ricerca e la messa a punto
di un sistema unico di Instant Messaging per terminali mobili, che accomuni
tutti quelli attualmente utilizzati sui PC e sui PDA.
L’operazione non è delle più semplici,
ma il futuro successo del Mobile Instant Messaging dipende in larga parte dalla
possibilità di utilizzare una sola funzione per accedere a tutti i servizi.
Microsoft si è ben resa conto delle enormi possibilità dell’Instant Messaging
su rete mobile ed ha immesso nel suo nuovo sistema operativo Smart Phone 2002
il supporto a MSN Messenger, senza però menzionare in alcun modo il supporto
MMS. Probabilmente il gigante di Redmond aspetterà per verificare come il mercato
risponda ai primi servizi MMS, supportandoli in caso di subitaneo successo.
Successo che pare in realtà certo,
come dimostra una recente ricerca della società specializzata Ovum,
che ha calcolato che nel 2007 si spenderanno in tutto il mondo 77 miliardi di
Euro per servizi MMS, 32 dei quali nella sola Europa Occidentale. Di questa
enorme massa di MMS, 34 miliardi di Euro verranno spesi per mandare messaggi
da una persona ad un’altra, mentre 43 miliardi di Euro verranno spesi per MMS
di servizi o informazioni. Nonostante la mole di messaggi, Ovum è cauta sul
successo repentino degli MMS. Si tratterà, infatti, di un processo molto più
lento di ciò che si pensa, anche e soprattutto a causa della mancanza di terminali
mobili compatibili. Attualmente alcuni operatori hanno lanciato il servizio
MMS commercialmente basandosi sul solo Sony Ericsson T68i.
Insomma le potenzialità degli MMS
devono ancora essere del tutto scovate. Certamente gli MMS potrebbero essere
un ottimo mezzo per far fruttare le finora poco utilizzate reti GPRS, visto
che proprio tramite GPRS gli MMS vengono spediti. Gli operatori inoltre dovranno
ben controllare le varie interoperabilità tra diversi terminali e reti per la
spedizione e la ricezione degli MMS. Ovum inoltre raccomanda a tutti i gestori
di mantenere i prezzi dei singoli MMS poco superiori a quelli dei normali SMS,
adducendo anche una lista di prezzi consigliati.
Ovum consiglia di far pagare un
MMS di solo testo inferiore ai 500 caratteri non oltre 20 Eurocent, un MMS di
solo testo superiore ai 500 caratteri non oltre 40 Eurocent, un MMS contenente
immagini oltre al testo non oltre 30 Eurocent, infine MMS contenenti animazioni
e foto non dovrebbero costare oltre 40 Eurocent. Attualmente c’è molta confusione
e diversi operatori hanno deciso di tariffare ben al di sopra di tali prezzi
i nuovi servizi MMS. Telenor, ad esempio, fa pagare un singolo MMS ben 1.30
Euro, mentre Vodafone D2 ha deciso di tariffare un MMS 0.39 Euro. Sicuramente
i prezzi dovranno abbassarsi, quanto meno rispetto a quelli iniziali, ma non
vi è dubbio che in media un singolo MMS costerà molto più di un normale SMS,
questo dovranno ben capirlo anche gli utenti mobili.