Indossabili, a Fitbit non piace l'approccio di Apple

Apple Watch tradisce lo spirito degli indossabili, nati inizialmente per monitorare l'attività fisica.

A James Park, amministratore di Fitbit, azienda che produce indossabili orientati all’attività fisica, non piace l'approccio usato da Apple nella concezione dei suoi Apple Watch.
Troppe funzioni, troppi servizi ridondanti, troppe cose zippate in un dispositivo che, di per sé, dovrebbe essere funzionale solo all'attività sportiva.
Contare i passi, monitorare il battito cardiaco, tenere traccia dei progressi e altri compiti legati a sport/salute: dovrebbero essere queste le funzioni essenziali al centro degli indossabili.

Fitbit Blaze
Fitbit Blaze

Per Park il resto è superfluo e fa perdere di vista, presso gli utenti stessi, lo spirito di questo tipo di oggetti.
Fitbit vende vari indossabili, in otto offerte diverse, dallo Zip da €50 con le funzioni base a quello Blaze, con tutte le funzioni importanti, da €200.
Adottando la sua politica, Fitbit ha venduto 21,3 milioni di unità nel 2015 (quasi il doppio rispetto all'anno precedente in cui le unità vendute erano state 10,9 milioni).
Ovviamente, Fitbit non si arrocca dietro preclusioni ideologiche: Park sa benissimo che l'aggio

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