Incolpato di frode ed evasione fiscale, Lee Kun-Hee, il numero uno del colosso elettronico sud-coreano Samsung Electronics lo scorso aprile aveva presentato le proprie dimissioni.
Una delle accuse mossagli contro riguardava il trasferimento illegale di poteri a suo figlio Lee Jae-Yong, anch’egli dirigente della Samsung. Inoltre, Lee Kun-Hee, era inmputato di aver evaso il fisco per 113 milioni di dollari.
Nelle ultime ore la situazione per Lee Kun-hee si è aggravata, vista la recente condanna a tre anni di carcere per evasione fiscale. Lo ha deciso un tribunale di Seul che, sospendendo la pena per la durata di cinque anni, ha comminato anche un'ammenda di circa 109,1 milioni di dollari.
Per il momento, non hanno trovato riscontro le accuse di abuso di fiducia a favore del figlio.
Ricordiamo che Forbes Magazine, nel mese di marzo, ha stimato il patrimonio personale di Lee a 2 miliardi di dollari, mentre il figlio può contare su un proprio patrimonio di circa 1,7 miliardi di dollari.