
Continua la lotta alla pirateria online dello streaming di contenuti sportivi e di intrattenimento protetti da copyright. Il Commissario AGCOM Massimiliano Capitanio ha promesso che in futuro sarà più difficile acquistare abbonamenti di piattaforme illegali IPTV e Pezzotto. Una notizia che si aggiunge a tutti i procedimenti in corso per contrastare questa piaga.
Il problema sollevato dal Commissario è che oggi risulta troppo facile abbonarsi a questi tipi di contenuti. “È allarmante la facilità con cui si riesce ad avere accesso a contenuti pirata e illegali. Basta digitare parole chiave come “abbonamento calcio” o “streaming cinema” per trovare diversi venditori che garantiscono l’accesso alle più svariate pay tv di tutto il mondo, chiaramente a prezzo stracciato“.
“Una volta fatta la transazione (in questo modo si cedono i propri dati ai criminali) – continua Capitanio – il venditore ti invia username e password in modo così immediato, che l’utente è quasi portato a credere che si tratti di un’alternativa legale all’acquisto sui siti ufficiali del titolare dei diritti”.
Marketplace propongono abbonamenti IPTV e Pezzotto
Sono proprio piattaforme di e-commerce a proporre abbonamenti IPTV e Pezzotto, facendo credere all’utente di attivare qualcosa che così illegale non è. “Eppure, il Regolamento sui servizi digitali (DSA) impone a tutti i marketplace di compiere il massimo sforzo possibile per valutare se i venditori offrono servizi conformi alle norme applicabili del diritto dell’Unione, compreso il copyright“, ha precisato Capitanio.
Nel caso specifico raccontato dal Commissario AGCOM, “addirittura, il venditore ha creato un sistema per simulare la spedizione di un prodotto fisico partito dalla Cina, atterrato a Malpensa, trasferito a Bari e mai consegnato: tanto era sufficiente consegnare le credenziali all’acquirente”.
L’obiettivo è quello di intensificare i controlli per evitare che su grandi piattaforme e-commerce possano ancora esserci venditori dediti agli abbonamenti IPTV e Pezzotto. “La Commissione europea, che gioca un ruolo fondamentale nell’attuare il DSA, deve fare il possibile per agire tempestivamente e far sì che, almeno in Europa, le big tech rispettino le regole”, ha concluso Capitanio.