Entro il 30 giugno del prossimo anno potrebbe cambiare
radicalmente la normativa che ha portato all’assegnazione delle frequenze per
la rete GSM ai gestori italiani. A prometterlo è l’Authority per le Garanzie
nelle Comunicazioni, che con una delibera pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale,
annuncia di voler rivedere le porzioni di banda assegnate alle singole compagnie
telefoniche, ridistribuendole in base al numero di utenti.
Entro il 30 settembre di quest’anno l’Authority
presenterà il calendario delle scadenze e i nuovi criteri per l’assegnazione
delle frequenze GSM, che consentiranno a gestori come Tim ed Omnitel di utilizzare
parte dello spettro a disposizione di Wind e Blu, che con un numero ridotto
di clienti hanno un rapporto megahertz/utente inferiore (quello di Tim e Omnitel
è fra i più alti in Europa). Si tratterà di misure temporanee
e del tutto reversibili, che terranno conto anche del fatto che molti gestori
sono obbligati ad assicurare il servizio di roaming ad altre compagnie telefoniche,
le cui reti non arrivano a coprire l’intero territorio nazionale.
Un’altra questione che sarà affrontata nei
prossimi mesi dall’Authority sarà quella di ‘avviare approfondimenti
in merito a regole, procedure e condizioni economiche relative all’assegnazione
di frequenze ai gestori dei servizi radiomobili pubblici’. In altre parole saranno
rivisti anche i prezzi delle licenze GSM, finora rilasciate ad un prezzo decisamente
inferiore al loro valore effettivo.