Gli ultimi dati sull’andamento dei download di Immuni, l’app di contact tracing adottata dal Governo italiano, indicano il superamento in questi giorni di quota 4 milioni di download.
Difficile giudicare questo quantitativo, poiché il dato può essere tirato per la giacchetta da una moltitudine di elementi che in parte ne gonfiano l’adozione percepita e dall’altra ne penalizzano invece il percorso. Ma c’è un dato in più che emerge in queste ore grazie ad un approfondimento di Punto Informatico: ora sappiamo quali sono le proporzioni di download tra i due store coinvolti, ossia Google Play e App Store.
Immuni: i download sono per il 69% su Google Play
Il 69% dei download di Immuni registrati ad oggi è su piattaforma Android e quindi da Google Play. Il 31%, per contro, arriva da App Store e quindi per iOS (utenza iPhone, con piena compatibilità per tutti gli iPhone dal modello 6S in poi). L’andamento rispecchia insomma in modo fedele quella che è la distribuzione degli smartphone in Italia, ove iOS occupa pressapoco la quota riflessa nella penetrazione di Immuni tra gli utenti.
Sul fronte Android permane però un problema: l’utenza Huawei (nonché Honor) è in buona parte tagliata fuori dall’esperimento e ancora si attende il rilascio – promesso – della versione di Immuni per Appgallery. Con questa release verrà risolta la questione della gestione energetica che tende sui terminali dell’azienda cinese a disattivare il Bluetooth rendendo inutile l’uso dell’app.
L’obiettivo delle istituzioni è quello di avere Immuni quanto più scaricato e installato possibile in tempo per l’autunno, quando la pandemia potrebbe vivere una recrudescenza con il rischio di nuovi focolai e la necessità di avere in mano ogni strumento possibile per l’isolamento precauzionale dei cittadini.