Ancora problemi per Iliad, l’operatore di telefonia mobile francese sbarcato alla fine di maggio in Italia. I suoi chioschi fisici per acquistare una SIM in autonomia sembrano non convincere. La Polizia Postale ha deciso di avviare delle indagini per capire se siano effettivamente a norma di legge.
I chioschi sono comodi e veloci
A mettere in discussione la modalità di acquisto delle SIM Iliad, nei punti fisici, è la verifica dell’intestatario della scheda. La procedura prevede la verifica tramite fotocamera e documento d’identità, ma in totale autonomia.
Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, la Polizia Postale sarebbe intenzionata a vederci chiaro per capire se le SIM Box rispettano effettivamente quanto previsto dalla legge italiana.
Iliad continua però a difendersi, confermando che:”il processo di sottoscrizione tramite Simbox è contestuale ad un controllo tramite un consulente del Servizio Utenti. Il controllo e la validazione da parte di tale operatore è requisito fondamentale per l’attivazione della SIM. La SIM non viene attivata altrimenti” (dichiarazione rilasciata ai colleghi di Tom’s Hardware da un portavoce dell’azienda.
I concorrenti cercano di boicottare l’operatore low cost
Quando le promozioni di win-back, quelle per riacquisire i clienti persi, non bastano allora i concorrenti di Iliad agiscono diversamente. TIM è stato infatti il primo operatore a denunciare la presunta illegalità delle SIM Box di Iliad, anche se queste non sono per niente una novità all’estero.
Come se non bastasse, il gestore francese ha ricevuto anche accuse relative a pubblicità ingannevole dovuta alla mancanza di trasparenza nello slogan. Fra le contestazioni c’era la mancanza di esplicitazione dei costi di attivazione, della quantità di traffico dati disponibile in roaming ed anche l’utilizzo improprio della dicitura “4G+”, non sempre disponibile sul territorio italiano. Dopo uno stop degli spot, ordinato dall’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, l’azienda ha ripreso la sua campagna con le opportune modifiche.
Nonostante tutto, l’amministratore delegato Benedetto Levi conferma di non aver paura di nulla e di continuare con la rivoluzione Iliad , forte dei valori di trasparenza che caratterizzano il gestore francese.