Il trenta per cento delle grandi aziende italiane usa il VoiP

Secondo i risultati di una ricerca condotta dallo IOSI Bocconi in collaborazione con Cisco System ed Italtel, un terzo delle imprese italiane con più di cinquecento dipendenti

Secondo i risultati di una ricerca condotta dallo IOSI Bocconi in collaborazione con Cisco System ed Italtel, un terzo delle imprese italiane con più di cinquecento dipendenti utilizza sistemi di telefonia Voice Over IP.
La ricerca è stata effettuata su un campione di 1360 aziende di vari settori. Considerando anche le aziende con più di 10 dipendenti la percentuale scende al 16,8 per cento ma il 64 per cento è stato riconosciuto come potenziale adottante due terzi del campione, il 64%, è qualificabile come potenziale adottante (a conoscenza del VoIP, interessato o in fase di valutazione).
Le ragioni principali di questa scelta sono il miglioramento dei servizi a disposizione degli utenti, l’incremento della qualità della comunicazione e la riduzione dei costi.
Inoltre, il 50% delle imprese adottanti ha dichiarato che sostituirà totalmente il sistema di telefonia tradizionale.

Nel 2007 e nel 2008 saranno realizzate altre due fasi di questa ricerca, analizzando l'accettazione e l'utilizzo del VoIP da parte delle imprese e il comportamento degli utenti post-adozione.
"In Italia siamo all'alba della rivoluzione nel settore delle tlc e la ricerca mostra che c'è un certo attendismo in merito a queste innovazioni. Ma è solo questione di poco tempo in più e i sistemi VoIP saranno un giorno adottati da tutte le utenze," spiega Ferdinando Pennarola, docente di Sistemi informativi e organizzazione aziendale alla Bocconi e coordinatore della ricerca. "Le aziende più attente alla competizione troveranno poi soluzioni dirompenti con il passato e questa innovazione trascinerà altre innovazioni, in particolare di natura organizzativa nel mondo delle imprese."
"La virtualizzazione del posto di lavoro, la possibilità di comunicare in qualunque momento indipendentemente dal terminale utilizzato, l'integrazione completa tra tlc e it sono la dimostrazione tangibile di come la tecnologia VoIP stia cambiando il nostro modo di lavorare", spiega Mauro Righetti, amministratore delegato del Gruppo Italtel. "Le imprese hanno davanti a sé molte opportunità da cogliere. Per farlo, devono aprirsi a una nuova cultura aziendale che faccia propri gli elementi caratterizzanti dei nostri tempi – continua sollecitazione al cambiamento, accelerazione, globalizzazione – e che utilizzi la tecnologia delle comunicazioni unificate come la leva abilitante di maggiori efficienze, di semplificazione dei processi, di competitività".

"La ricerca conferma che l'adozione di soluzioni IP è ormai un dato di fatto anche per il mercato italiano,"spiega Stefano Venturi, a.d. Cisco Italia e VP Cisco Inc. "La creazione di una piattaforma IP su cui far confluire ed integrare tutte le formedi comunicazione di un'azienda- dalla voce, al video, ai dati, alla mobility – è un investimento strategico sui cui basare nuovi modelli organizzativi che garantiscano maggiore flessibilità e capacità di adattarsi a cambiamenti repentini. Si tratta di un passo quasi obbligato in un contesto competitivo globalizzato, che impone alle aziende italiane di agire con velocità e prontezza, senza sacrificare la qualità che caratterizza il made in Italy". I risultati sono la prima fase di una ricerca triennale sul VoIP nel sistema economico italiano che prevede una seconda fase sull'accettazione e utilizzo del VoIP da parte delle imprese, che sarà condotta nel corso del 2007, e una terza sul comportamento degli utenti post-adozione, da realizzarsi nel 2008.

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