Il Signore degli Anelli arriva sui cellulari

In concomitanza con l’uscita del
film ‘Il Signore degli Anelli’, aumenta l’interesse e l’attesa per tutto ciò
che riguarda la meravigliosa saga di J.R.R. Tolkien. Anche il mondo dei cellulari
non è immune da questa ondata fantasy.

La New Line Cinema ha annunciato
che, tramite il sito Internet del film, ci si potrà iscrivere ad un nuovo servizio
wireless. L’utente potrà crearsi un proprio profilo, sulla falsariga dei personaggi
tolkeniani, dopodiché, chiamando ad un apposito numero, potrà interagire con
altri personaggi, ricevere notizie riguardanti la Terra di Mezzo ed, in futuro,
giocare delle vere e proprie sessioni di gioco virtuali.

Le operazioni legate al mondo della
comunicazione mobile, unite ad una precisa marca, sono sempre più diffuse. Il
direct marketing su reti mobili sta conoscendo un vero e proprio boom. Compagnie
come Pepsico, Coca Cola, Nike, Intel e Sun Microsystem hanno tutte promosso
una serie di giochi interattivi via cellulare, con lo scopo di pubblicizzare
i propri prodotti. Oltretutto, adesso che i servizi SMS si stanno diffondendo
anche negli USA, le grandi multinazionali hanno iniziato ad interessarsi a questo
nuovo mezzo per diffondere i loro annunci pubblicitari. Il problema principale
restano i vari standard ancora diffusi negli Stati Uniti, che non permettono
una completa interconnessione tra utenti di reti diverse. Quindi se in teoria
l’idea è ottima, in pratica la mancanza di uno standard unico ne penalizza l’utilizzo
e la diffusione. Al contrario, in Europa, dove il GSM è standard, la diffusione
di campagne di questo tipo è globale.

Attualmente le grandi aziende sono
interessatissime a questi nuovi mezzi di comunicazione. Secondo gli esperti,
il prossimo anno servirà a sperimentare questi nuovi servizi, metterli a punto,
in modo tale da svilupparne completamente le potenzialità. Adesso come adesso,
l’ammontare della pubblicità su reti mobili, è insignificante. Questi primi
tentativi serviranno a portare avanti il progetto. Il problema principale è
la paura di molte aziende nello spendere soldi in un settore ancora inesplorato
e dalle possibilità sconosciute. D’altronde, se nessuno investe nella pubblicità
wireless, non si potrà mai sapere quali siano effettivamente i suoi limiti.
Eppure, potrebbe ripetersi quello che è successo nel 1997 con gli SMS. Allora,
secondo una ricerca commissionata da alcuni operatori mobili europei, il successo
degli SMS, sarebbe stato pressoché nullo. Tutti sappiamo come è andata a finire.
Accadrà lo stesso con il wireless advertising?

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