Dopo la decisione dell’Antitrust di multare Telecom
Italia Mobile ed Omnitel per aver violato le regole del mercato con una presunta
intesa sulle tariffe fisso-mobile, TIM sottolinea ancora una volta la correttezza
del comportamento tenuto dalla societa’ sia sotto il profilo etico sia di mercato.
D’altro canto È stato sempre molto evidente l’alto livello di concorrenza che
ha caratterizzato l’attivita’ delle due aziende. Per questi motivi TIM impugnera’
la decisione presso l’autorita’ giudiziaria amministrativa, confidando in una
corretta valutazione del proprio operato. In particolare, dall’avvio del GSM
a tutto il 1998, TIM non ha operato variazioni della tariffa fisso-mobile in
quanto non consentito dalla regolamentazione vigente. Quindi, l’intesa non solo
non È provata, ma non È mai esistita.
La decisione dell’Antitrust È tanto piu’ grave
in quanto non ha tenuto conto in alcun modo delle argomentazioni delle parti,
nÈ – soprattutto – del diverso parere espresso sulla vicenda dall’Autorita’
per le Garanzie nelle Comunicazioni. Si tratta di un provvedimento che danneggia
un’azienda che applica un modello di business apprezzato in tutto il mondo,
capace di produrre il formidabile successo del radiomobile italiano. In riferimento
alla manovra di rimodulazione del 6 gennaio scorso, È quanto mai singolare
che vi sia una sanzione di decine di miliardi per un’azione che non È mai stata
attuata e che non ha prodotto alcun effetto per il consumatore. D’altra parte
le soluzioni che la stessa Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni sta
per adottare vanno oggi nello stesso senso indicato da TIM con la citata manovra
di rimodulazione, sia nel metodo seguito che nei principi delineati.