Secondo quanto si apprende, gli Stati Uniti potrebbero costruire fino a 10 nuovi impianti di chip grazie ad un maxi investimento di ben 52 miliardi di dollari.
Gli USA potrebbero risolvere la carenza di chip?
Gina Raimondo, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, ha proposto un super finanziamento da 52 miliardi di dollari che aumenterà gli sforzi del governo per la produzione e la ricerca di semiconduttori e potrebbe persino portare a sette (o dieci!) nuove fabbriche che realizzano processori e chipset..
Secondo un rapporto emerso da Reuters, il funzionario governativo ha proposto il finanziamento all’inizio di questa settimana in un evento che si è tenuto al di fuori della fabbrica di chip di Micron Tech. Raimondo ritiene che il governo potrebbe generare un investimento di “oltre 150 miliardi di dollari” nella produzione e nella ricerca di chip.
L’investimento includerebbe anche contributi da parte dei governi statali e federali, nonché facenti parte del settore privato. Ha inoltre aggiunto:
Abbiamo solo bisogno dei soldi federali per sbloccare il capitale privato. Potrebbero essere sette, potrebbero essere otto, potrebbero essere nove, potrebbero essere dieci nuove fabbriche in America quando avremo finito.
Inoltre, Raimondo si aspetta che diversi Stati competeranno per il finanziamento federale per le strutture di chip, mentre il Dipartimento del Commercio gestirà un processo trasparente per l’assegnazione dei fondi. Per chi non lo sapesse, la proposta del segretario arriva mentre il mondo sta affrontando una grave carenza di semiconduttori. Ciò ha portato molti governi a lottare per la fornitura di chipset e persino ad investire a livello locale per la costruzione di nuovi impianti in USA e in Europa.
La carenza di chip ha già causato moltissimi problemi di fornitura in vari settori come quello automobilistico, quello degli smartphone, dell’elettronica di consumo.
Allo stesso modo, il senatore statunitense Mark Warner ha anche affermato di ritenere che i fondi potrebbero aiutare a costruire circa “da sette a dieci” nuovi impianti, anche se “Questo non risolverà il problema dall’oggi al domani. Ci vorranno anni prima che il Dipartimento del Commercio effettui questi investimenti“.