Secondo quanto si apprende, sembra che il futuro Apple MacBook Pro con SoC Silicon M2 sarà un grande downgrade per i professionisti. Spesso la clientela vuole sempre di più, ma purtroppo, non sempre ciò accade.
MacBook Pro con M2: un downgrade?
Sappiamo che i MacBook Pro alimentati da Apple Silicon sono in arrivo. Di fatto, l’azienda di Cupertino stessa ha tracciato una tabella di marcia piuttosto ambiziosa per la transizione, ma pare che tutto questo rappresentare non essere quello che gli utenti vogliono da un PC Apple.
Secondo un rapporto esclusivo di AppleTrack, i computer portatili premium della gamma della società rinnovati saranno offerti con opzioni RAM da 16 GB e 32 GB, ma non disporranno dell’opzione da 64 GB attualmente disponibile nella linea Intel.
“Questo è strano, gente“, scrive Luke Miani. “Sembra strano che Apple rimuova l’opzione per l’aggiornamento a 64 GB di RAM e altre fonti hanno suggerito che l’opzione rimarrà...” Ma non è poi così strano.
Nel 2016, si stava già discutendo se 16 GB fossero sufficienti per il MacBook Pro o se Apple avesse risparmiato denaro prezioso non offrendo il taglio da 32 GB.
L’OEM di Tim Cook segue ciò che serve per fare soldi e sa esattamente qual è il target del MacBook Pro. Può essere che gli utenti non siano così disposti a spendere denaro extra per PC con banchi RAM maggiorati.
Anche se alcune persone (soprattutto i professionisti dell’imaging o i compositor/designer) desidereranno che un PC portatile con RAm da 64 GB- proprio come si desidervava un’opzione da 32 GB nel 2016 – ma siamo sicuri che i tagli all’acquisto non saranno così grandi e che 32 GB saranno sufficienti praticamente per tutti.
Fra le altre cose, sappiamo che i nuovi PC disporranno dei pannelli MiniLED da 14 e 16″. Non di meno, disporranno di un nuovo design rinnovato, in linea con quello visto sugli iMac da 24″.