Il futuro della banda larga in Italia nel convegno ANFoV

Si è tenuto a Milano il convegno
ANFoV
dal titolo: ‘Larga banda al palo: 1.8 mld €, ma quando ?’. La tavola rotonda
ha voluto dare una visuale dell’attuale situazione della banda larga in Italia,
dopo le iniziative prese dal Governo e l’immobilismo del mercato in attesa che
la situazione divenga più chiara. Tutti si chiedono in che modo la domanda possa
aumentare e se le scelte della Pubblica Amministrazione possano in qualche modo
influenzare tali flussi di mercato.

‘I provvedimenti previsti dal Governo
per lo sviluppo della Larga Banda sono secondo noi insufficienti a muovere la
domanda presso imprese e privati’, ha dichiarato Franco Morganti, Presidente
ANFoV. ‘I tassi di penetrazione attuali sono tuttora inferiori all’1% e non
c’è chiarezza su investimenti, sviluppo effettivo della domanda, gettito fiscale,
congruità dei modelli. Gran parte degli stanziamenti sono rivolti alla connettività
degli edifici pubblici; il resto consiste in detassazioni della Tremonti bis
(quindi orientate ai soli operatori con attivi di bilancio), in qualche finanziamento
agevolato, e in agevolazioni per le aree meno favorite. Le imprese si aspettano
provvedimenti chiari in grado di promuovere lo sviluppo di servizi effettivamente
utili. La proposta del progetto ALBA di ANFoV è un mezzo per incentivare la
crescita reale e raggiungere il risultato, dedicando gli stessi 500 milioni
di euro previsti a sostegno dell’infrastruttura, alla detassazione della domanda’.

Federico Barilli, Direttore Generale
Assinform ha suffragato il discorso di Morganti: ‘L’incontro tra domanda e offerta
è un fondamentale fattore di sviluppo della banda larga. L’incentivazione della
domanda non è certamente l’unico provvedimento, ma è sicuramente necessario
se inquadrato in una politica di sviluppo del settore coerente e precisa. Ben
venga anche la leva dell’e-Government, – ha concluso Barilli – ma affiancata
a una politica di sostegno della domanda oltre che dell’offerta, in grado di
recepire le Direttive europee anche in materia di e-Learning, e-Business, Sanità
e Sicurezza’.

Salvatore Randi, Presidente dell’Associazione
Nazionale Telecomunicazioni e Informatica aderente ad ANIE ha dichiarato: ‘La
proposta di ANFoV è senza dubbio da approfondire una volta esaminati i contenuti
del DPEF di imminente presentazione da parte del Governo. Nel frattempo – ha
concluso Randi – non sembra opportuno fornire alibi al Governo: se la Pubblica
Amministrazione fa crescere i servizi a larga banda, utenti e privati comunque
ne beneficeranno, sebbene sia comunque utile anche un incentivo alla domanda’.

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