In una Berlino insolitamente calda, è andato in scena IFA 2012. Inutile negare che per noi appassionati di telefonia IFA non sia un appuntamento particolarmente atteso, ma quest’anno l'hype era alto, sopratutto grazie alle indiscrezioni che davano per certa la presentazione del successore di un'idea più che di uno smartphone: il Galaxy Note II.
E' inutile negare che da Samsung aleggiava il fantasma della sentenza persa sul fronte brevetti, fantasma che però è stato spazzato via dalla versione rinnovata e potenziata dell'idea. Perché la continuo a chiamare idea? Perché ritengo che il Note sia prima di tutto un'idea originale che Samsung ha avuto il coraggio (e la forza) di ingegnerizzare, produrre e vendere. Idea presentata a IFA 2011, idea consacrata al GSM World Congress di Barcellona, dove 1 giornalista su 2 lo aveva in mano. Idea vincente visti i milioni di unità vendute.
Ma l'aspetto che mi è piaciuto nella filosofia Galaxy Note II è stato l'attenzione della casa coreana verso i clienti: le esigenze erano precise: una penna più funzionale (originalità e unicità del Note), dimensioni da non incrementare perché già al limite massimo di portabilità quotidiana, più autonomia e potenza. Gli estimatori del Note non rimarranno delusi perché Samsung ha proprio lavorato in questa direzione.
Personalmente avevo paura di cosa potesse presentare Samsung perché sono rimasto perplesso dall'evoluzione Galaxy SII/Galaxy SIII, dove abbiamo assistito a un cambiamento deciso di design e di dimensioni, non sempre apprezzato dai clienti SII. Le mie paure sono scomparse dopo aver preso in mano il Note II.
IFA2012, per la telefonia, è stata anche Sony, grande protagonista insieme a Samsung grazie alla presentazione di 3 nuovi smartphone. Come molti di voi sanno sono un estimatore dei prodotti Sony fin dai primi smartphone, r380 e p800 in testa. Posso quindi definire "agrodolce" la mia trasferta a Berlino. Da una parte la grande potenza e velocità dei prodotti SONY (e qui si dimostra un'altra volta come i dual core Qualcomm S4 vadano davvero bene e non abbiano nessun tipo di handicap rispetto ai quad core), unita a display fantastici (e qui Sony non deve imparare proprio da nessuno) dall'altra un design che abbandona la fascia in plexiglass, che poteva diventare iconica, per riabbracciare il design arcuato di Arc.
Personalmente ritengo Arc lo smartphone più bello mai prodotto. Pulito, essenziale, equilibrato, sottile, leggero. Ma replicarne il design, maggiorandone lo spessore, cambiandone le proporzioni, arrotondando gli spigoli e modificando il raggio di curvatura, rischia di rompere quegli equilibri stilisticamente perfetti di Arc. A voi giudicare il design dei nuovi SONY, che però corrono il rischio di diventare anonimi.
A cornice di queste 2 grandi presentazioni poco altro, con prodotti destinati a non lasciare grandi segni nella storia della telefonia mobile. Peccato non aver potuto provare Windows Phone 8 per smartphone, perché provata su tablet la versione RT, mi ha entusiasmato. Veloce, facile, finalmente completo e più aperto. Insomma, un serio concorrente di iOS ed Android, finalmente.