Dal recente congresso delle principali società di telecomunicazioni che offrono servizi di connettività ADSL nel Regno Unito arriva l’annuncio che il peer-to-peer (P2P), ovvero il massiccio scambio fra utenti di programmi, brani musicali e filmati effettuato con programmi quali Kazaa, WinMX ed Emule, rischia di mettere in serio pericolo l’esistenza di offerte ADSL a tariffa fissa, quelle cioè dove si paga un canone mensile senza essere soggetti ad alcun vincolo per quanto riguarda il traffico dati effettuato. Secondo alcuni calcoli, risulterebbe infatti che a fronte di una percentuale del 5 per cento per quanto riguarda gli abituali utilizzatori di programmi P2P, il loro traffico dati risulterebbe pari al 55 per cento di quello generato dall’intera clientela.
Anche senza considerare che nella maggior parte dei casi il P2P viene impiegato per lo scambio non autorizzato di materiale coperto da copyright, i provider Internet starebbero pensando quindi di correre ai ripari, smettendo di proporre abbonamenti a tariffa fissa, oppure introducendo delle soglie limite per il traffico dati, sufficienti ad un normale uso di Internet da parte del cliente medio, ma che limiterebbero gli utilizzatori abituali di programmi P2P.