Mandare SMS ed MMS potrebbe costare notevolmente di meno ai consumatori nell’arco del prossimo quinquennio. Ad affermarlo è uno studio della società specializzata Ovum. Secondo il report, infatti, gli operatori soffriranno un calo delle rendite dai servizi di messaggistica a causa del successo che otterranno i client di Instant Messaging nei prossimi anni.
A differenza di SMS ed MMS, infatti, l’Instant Messaging è basato sulla quantità di dati scambiati e non sul numero di messaggi inviati. Anche con le attuali tariffe del GPRS, che pure sono decisamente elevate, i servizi di Instant Messaging sono notevolmente più convenienti rispetto a quelli SMS o MMS. Questo, con il crescere dell’uso dei servizi di messaggistica, porterà ad un calo nelle entrate degli operatori, se nulla dovesse accadere per porvi rimedio. In particolare dovrebbe avvenire una diminuzione dei costi di SMS ed MMS, in modo tale da poter fare maggiore concorrenza all’Instant Messaging, che da possibile fonte di reddito potrebbe divenire strumento di cannibalizzazione di altre entrate.
In tutto il mondo nel 2008 si manderanno ben 2 triliardi di messaggi tramite cellulare, ma gli introiti potrebbero calare notevolmente, soprattutto in Europa Occidentale. In questi paesi, infatti, passeranno dai 12 miliardi di Euro del 2006 ai 10 miliardi del 2008. per contenere questo calo i gestori dovranno velocemente adeguare i servizi di Instant Messaging alle attuali tariffe di messaggistica, oppure rivoluzionare i costi di tutti i servizi, con un calo notevole dei prezzi medi.