Chi non vorrebbe partecipare ad un’avventura fantastica
o essere uno sterminatore di cattivi robot? Tra poco, grazie ad una compagnia
svedese chiamata Alive, tutto ciò sarà possibile.
Immaginate una scena del genere: è un caldo pomeriggio
e voi state sorseggiando un caffè ad un bar in compagni di un vostro amico,
nulla lascia presagire ciò che sta per accadere. D’un tratto infatti il vostro
cellulare comincia ad emettere la sirena d’allarme, un suono che voi conoscete
bene. Un robot killer si sta avvicinando! Con agitazione prendete il vostro
telefono che vi mostra una mappa con l’indicazione di dove si trova il nemico,
vi rendete conto che si tratta di una bionda ragazza in abiti succinti ferma
davanti all’entrata del bar. Prima che possiate attaccare parte dal robot un
raggio laser che vi sfiora! Rispondete prontamente al fuoco stendendo il nemico
con un colpo ben assestato della vostra pistola al plasma! Vittoria! Dosata
l’adrenalina vi rimettete a sorseggiare il caffè.
Dopo tutto nessuno si è fatto nulla si tratta solo
del nuovo gioco sviluppato dalla Alive, chiamato Botfighters. Si tratta del
primo gioco al mondo basato sui nuovi servizi di localizzazione mobile. Le prove
sul campo del gioco, effettuate da novembre per due mesi da 60 play-testers
a Stoccolma, hanno dato degli ottimi risultati. Molti giocatori, presi dall’avventura,
hanno percorso in auto diversi chilometri per trovare i robot avversari.
L’Alive sta conducendo altri esperimenti sul campo
in Svezia, e presto lancerà il servizio anche il Germania, Italia, Regno Unito
e Francia. I giochi sulla rete mobile saranno uno dei più importanti servizi
a valore aggiunto del prossimo futuro. Infatti l’essere connessi ad un network
di diverse migliaia di persone da quel feeling in più che i normali giochi elettronici
non danno, inoltre il cimentarsi con avversari umani porta la sfida a sempre
nuove ed eccitanti situazioni. Ed anche gli operatori sono contenti dei giochi
poiché portano il cliente a spendere soldi per un servizio che lo diverte.
I giochi basati sui nuovi servizi di localizzazione
sono ancora più invitanti per l’utente. Il gioco non è più confinato su di un
display di pochi centimetri, ma è tutto intorno a noi, fatto di gente in carne
ed ossa. È un’esperienza pervasiva, come affermano all’Alive. L’unico modo
di fermare il gioco una volta partito è spegnere il proprio cellulare.
In Botfighters il cellulare, che serve sia come
‘radar’ che come ‘arma’, è solo uno degli elementi del gioco. Ci si può anche
collegare al sito Internet del gioco da dove è possibile upgradare il proprio
robot, accettare nuove missioni, comprare armi addizionali, comparare il proprio
punteggio a quello di altri giocatori e guardare in tempo reale la posizione
degli altri robot.
Quando un rivale si avvicina il proprio cellulare
avverte della sua presenza e della sua posizione. A questo punto ci si può avvicinare
allo sfidante e cercare ci colpirlo con una scarica di SMS. A seconda dell’arma
che ci si è procurati ed a seconda della difesa posseduta dall’avversario, vi
sono un tot di punti ferita, una volta finiti questi punti il robot viene distrutto.
La distruzione di un robot da nuovi punti che potranno essere spesi per acquistare
nuove armi o ricaricare le proprie difese.
Ericsson, Cellpoint e Signalsoft stanno lavorando
con Alive per lo sviluppo di nuovi giochi basati sulla localizzazione, compreso
un ‘cercatore di relazioni’ per giovani ragazze che verrà lanciato questa estate.
L’Alive non è l’unica compagnia che sta sviluppando giochi basati sulla localizzazione
mobile. La francese In-Fusio ha creato un gioco che potrà essere utilizzato
da migliaia di utenti contemporaneamente. L’americana Gravitate e l’inglese
Ngame stanno facendo altrettanto. Si preannuncia un’estate molto interessante
per gli amanti dei giochi elettronici.