I discografici contro le suonerie gratuite dei telefonini

Envisional, una società britannica specializzata
in analisi di mercato, sostiene che i siti che consentono agli utenti di scaricare
suonerie personalizzate sui telefoni cellulari stiano abusando delle norme che
tutelano il diritto d’autore, con un danno per l’industria discografica quantificabile
in circa un milione di dollari ogni giorno.

La compagnia inglese ha identificato approssimativamente
1.400 siti Internet che mettono a disposizione dei propri visitatori delle suonerie
personalizzate. Sebbene i siti che offrono questo servizio a pagamento stiano
crescendo a vista d’occhio, Envisional ritiene che siano veramente pochi quelli
che pagano i diritti d’autore alle case discografiche che detengono il copyright
per i brani a cui le suonerie sono ispirate.

Clare Griffiths, un avvocato presso lo studio Briffa,
specializzato in questioni di proprietà intellettuale, dichiara che il
fenomeno delle suonerie personalizzate è estremamente complesso, sia
per i siti che offrono questo servizio che per i consumatori. ‘Il copyright
nel settore musicale viene infranto se si prende una parte sostanziale di un
brano. Utilizzare la melodia che contraddistingue un brano, anche se si tratta
solo di 10 secondi rispetto a 3 minuti, può sostanzialmente significare
che si sta copiando. Non trascuriamo infine i diritti morali dell’autore del
brano, che potrebbero essere infranti trasformando una bellissima canzone in
una suoneria per cellulare, in pratica danneggiando l’integrità del brano
stesso’.

‘Rimane inoltre da capire – continua Griffiths
– chi sia il trasgressore. Bisogna condannare chi trasforma il brano in suoneria,
i responsabili dei siti che le mettono a disposizione o gli utenti che le scaricano
? Applicare le leggi attuali può dare origine ad interessanti dibattiti,
come ad esempio se si possa parlare di esecuzione in pubblico tutte le volte
che il cellulare si mette a suonare la melodia, violando ulteriormente i diritti
dell’autore’.
È ormai chiaro che anche le case discografiche
abbiano fiutato il business miliardario delle suonerie per i telefoni cellulari
e non siano più disposte a tollerare l’utilizzo non autorizzato dei brani
dei propri artisti. Questo significa che per avere le ultime suonerie ben presto
ci si dovrà rivolgere a quei siti che hanno concluso accordi commerciali
con i discografici per il pagamento dei diritti d’autore. Ovviamente servizi
del genere non potranno essere che a pagamento.
 

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