I dipendenti di IPSE 2000 chiedono la revoca della licenza UMTS

Continuano a fronteggiarsi i dipendenti e la dirigenza di IPSE 2000. Stavolta i rappresentanti sindacali dei restanti lavoratori del mai partito quinto

Continuano a fronteggiarsi i dipendenti e la dirigenza di IPSE 2000. Stavolta i rappresentanti sindacali dei restanti lavoratori del mai partito quinto gestore hanno richiesto al Ministero delle Comunicazioni ed all’Autorità Garante per le Telecomunicazioni di indagare sull’attuale situazione di IPSE 200 e sulla possibile revoca o sospensione della conseguita licenza 3G a causa della non ottemperanza agli obblighi della stessa. In particolare i dipendenti chiedono all’Authority di verificare lo stato di avanzamento della copertura della rete UMTS di IPSE 2000, di verificare il rispetto degli obblighi assunti da IPSE 2000 all’atto della ricezione della licenza UMTS in termini di servizi, realizzazione della rete e fabbisogno del personale, e di esperire in ogni modo per far rispettare tali obblighi da parte di IPSE 2000.

I lavoratori di IPSE 2000 sottolineano il comportamento irresponsabile dell’azienda che reitera nella sua volontà di messa in mobilità di 109 dipendenti su 122, nel goffo tentativo di non pagare le restanti rate per lo spettro di frequenza e per poter vendere la licenza stessa. I lavoratori di IPSE 2000 chiedono quindi all’Autorità Garante di intervenire per revocare la licenza ad IPSE 2000 seguendo anche la nuova mozione presentata da 26 senatori dell’Ulivo che chiede proprio il ritiro della licenza se non sia salvaguardata l’occupazione.

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