In quest’ultimo periodo si fa un
gran parlare della difficile situazione del quarto gestore mobile Blu, sull’orlo
dello smembramento da parte dei suoi azionisti, ma poco o nulla si è detto delle
migliaia di dipendenti che stanno col fiato sospeso, in attesa di conoscere
il destino del proprio posto di lavoro.
Spesso ci si dimentica che dietro
grandi aziende vi sono anche delle storie umane di persone con il sacrosanto
diritto di far valere i propri diritti e di essere giustamente corrisposti per
il lavoro che svolgono. Di certo uno dei lavori più sfiancanti ed impegnativi
è quello che avviene nei call center dei vari operatori, alle prese ogni giorno
con problemi dei clienti, lamentele e spesso insulti.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera
aperta di sfogo da parte dei dipendenti di uno dei maggiori call center italiani,
quello, appunto, di Blu, che si trova a Calenzano, alle prese anche loro con
le difficoltà insite nell’azienda che li ha finora avuto come dipendenti. La
parola finora va giustamente sottolineata, poiché pare che Blu si appresti a
chiudere proprio il call center di Calenzano, non rinnovando i contratti dei
suoi dipendenti che ivi lavorano. Ecco il testo integrale della missiva:
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Non possiamo che aggiungere che
si tratta di una più che giusta protesta e che speriamo che chi di dovere la
prenda in giusta considerazione, per non fare in modo che, dalla mattina alla
sera, migliaia di dipendenti si trovino in mezzo ad una strada, dopo aver fatto
tanto per la crescita dell’azienda. Lo sfogo da parte degli operatori del Call
Center di Calenzano fa capire a quale livello di stress siano arrivati i dipendenti
di Blu, da mesi, ormai, senza alcuna prospettiva, ogni giorno illusi da vane
promesse, mentre i vertici dell’azienda tentano disperatamente di liberarsi
di Blu.
Forse sarebbe il caso che anche
il Governo si interessi a questa pantomima della vendita del quarto gestore
che sta andando avanti veramente da troppo tempo, gravando sulle spalle di persone
che, intanto, continuano integerrime a svolgere il proprio lavoro.